Veleno

VelenoCi sono esperienze che nessuno vede, che lasciano tracce profonde nel nostro animo, che non hanno apparente via d’uscita, che accadono all’improvviso e che ci lasciano sconcertati. Sono crepe, strappi nella trama della vita, nel destino  che si cerca di dimenticare magari non riuscendoci. Sono fatti che provocano cambiamenti, tremendi mutamenti del cuore, malesseri piccoli  e grandi. Spesso capita a qualcuno di entrare in certi ambienti di assuefarsi e poi di scoprire di essere considerati solo elementi spuri pronti per essere rigettati. Spesso qualche ragazza di ceto basso o medio si fidanza e frequenta un giovane di un ceto elevato. Di solito le donne della sua famiglia si oppongono e se accettano fingono di farlo. Una volta che la ragazza è entrata nell’gruppo familiare viene fatta oggetto di tutta una serie di dispetti, insinuazioni, offese provenienti dalle donne della famiglia del fidanzato. La ragazza dovrebbe farsi perdonare con la sua correttezza e saggezza la sua provenienza plebea, dovrebbe buttarsi ai piedi della suocera invocando la pietà ma non sempre è sufficiente. I suoi abiti vengono guardati con orrore, i suoi progetti vengono bocciati, la sua vita viene setacciata e guardata con occhio malvagio. Le cognate assaporano la gioia infinita di vedere la ragazza in difficoltà, strisciare ai loro piedi. Ogni giorno la punzecchiano, le lanciano strali, fanno giudizi impertinenti, complimenti falsi e ironici . Nelle riunioni di famiglia nessuno comunica con la ragazza, ma la guardano con alterigia. In quell’inferno perenne si respira solo fiele e veleno. La ragazza si sente spaesata, come un pesce fuor d’acqua. Non vorrebbe lasciare il ragazzo, non verrebbe finire la storia per lei importante ma scopre che l’amore non le da sicurezza.  Con un groppo alla gola scopre che il suo fidanzato è schierato con la sua famiglia. Intanto tutti la guardano dall’alto in basso la divorano con gli occhi, la rimproverano per un vestito troppo vistoso per una battuta fuori posto detta soprappensiero. La ragazza la notte non dorme pensando ai dispetti, agli insulti, alle offese. Vorrebbe tornare indietro. Poi scopre che quello è il trattamento che tutte le casate di riguardo riservano a coloro che sono cresciuti fuori del cerchio magico della ricchezza, del potere, del benessere. Poi la ragazza a poco a poco si distacca, risponde, reagisce, fino alla rottura accolta dalle rivali con una risata liberatoria. Le storie di questo tipo hanno tutte lo stesso esito. E’ facile prevedere che vince chi è in posizione di forza. L’unica consolazione per le ragazze è la gentilezza garbata di qualche suocero benigno. Il comportamento di queste casate è veramente ignobile, tuttavia fanno bene a non far entrare nessuno nel proprio mondo, è troppo inquinata l’aria per essere respirata con naturalezza. In fondo chi ha il veleno nel sangue vive nel male e non sarà mia sereno. Il veleno uccide lentamente anche chi lo produce. Alla fine si può restare soli con il proprio veleno.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.