Gli incompresi

Nel romanzo Incompreso di Montgomery il protagonista è un bimbo di sette anni, orfano della madre, che vive con il padre, sempre lontano per affari, e un fratello di quattro anni Miles. Il bimbo, Humphrey, è rimasto molto colpito dalla morte prematura della madre ma finge indifferenza per reagire. Il padre ha una notevole predilezione per il piccolo Miles, più delicato e dolce. L’altro figlio lo considera un insensibile. Spesso è costretto a rimproverarlo per la sua troppa vivacità e per i suoi giochi in cui coinvolge anche il fratello piccolo, che naturalmente stravede per lui. Anche la governante mostra una spiccata simpatia per il più piccolo, così Humphrey si sente non amato, escluso. Un giorno il ramo di un albero dove era salito Humphrey per gioco si spezza e lui si ferisce gravemente. Appresa la notizia il primo pensiero del padre va a Miles e pensa che sia stato vittima dei giochi pericolosi del fratello. Giunge a casa pensando di rimproverare il maggiore. Scopre che è l’altro figlio che ha subito l’incidente e scopre che è grave. Dialogando con il giovane scopre tutta una realtà sconosciuta. Capisce che il maggiore provava dei veri sentimenti anche se nessuno l’aveva mai compreso. Spesso sottovalutiamo i piccoli, non li consideriamo, invece possono soffrire quanto un adulto e forse di più. La società moderna ha creato molti bimbi incompresi. I genitori sono sempre fuori per affari, per lavoro e loro passano il tempo davanti alla tv, con una baby sitter sconosciuta e spesso straniera, o con i nonni. Sono molti i bambini stanchi e soli come dice appunto la canzone di Paola Turci “Bambini”. Pensiamo che i bambini siano degli oggetti, pacchi postali da spostare da un parte all’altra, da una persona all’altra. I bambini ci osservano, ci scrutano, ci imitano. Spesso li escludiamo dalla nostra vita, pensando che non possono capire la nostra situazione. I bambini vengono esclusi dal mondo adulto e ne fanno parte solo come coronamento. I bambini sono tenuti a bada, lasciati nel loro mondo fatto di pelusche e giocattoli di lusso. Li compriamo a suon di regali. L’affetto, i sentimenti non hanno prezzo. Forse loro chiedono solo un po’ d’amore. Ma non può dare amore una persona che ama solo se stessa.

Ester Eroli

 

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