COME PERDONARE

Spesso indaghiamo sulla origine della nostra malinconia, depressione e scopriamo che non è la solitudine ad opprimerci, del resto è possibile sempre reperire qualcuno che viaggi al nostro fianco, ma è la nostra difficoltà profonda a perdonare. Sentiamo che dovremo perdonare, anche perché gli stati d’animo negativi influenzano la nostra salute, il nostro benessere, la nostra psiche più profonda. Dovremo lottare, mostrare forza di carattere per perdonare. L’umore allegro è del resto una forte arma contro le malattie. Cerchiamo il contatto con la natura per ritemprarci ma sappiamo che non basta per rilassarci. Cerchiamo consiglio di nascosto  a familiari ed amici fidati. Tutti ci invitano  a perdonare con voce gentile e suadente, alle nostre lamentele ribattono punto per punto. Dobbiamo cedere, farci ammirare per la nostra responsabilità, accortezza, fermezza. Alla fine il nostro cuore è visitato dal perdono, ci concediamo delle tregue. Perdoniamo chi non ci saluta anche se non abbiamo fatto nulla,. L’amministratore che puntualmente ci raggira, la suocera che ci maltratta, i negozianti che ci fanno delle ironie, le amiche gelose che ci trattano con freddezza, il padre che vuole restringere la nostra libertà, le madri austere e apprensive, le nonne intransigenti, i collegi al lavoro invadenti, gli amici invidiosi e pettegoli, i parenti meschini e avidi di denaro, i treni mai puntuali, perdoniamo chi ci ha procurato crucci e fastidi, chi ci ha infastidito durante un viaggio, chi ci ha perseguitato con pettegolezzi inconcludenti, chi ci ha venduto merce scadente, generi alimentari scaduti. Ci accorgiamo che il perdono è un percorso ad ostacoli.

Poi scrutiamo da vicino la nostra anima e scopriamo che non perdoniamo assolutamente chi con la sua condotta ha provocato un mutamento nella rotta della nostra vita. Se la nostra vita ha subito poi delle sofferenze per colpa di questo cambiamento di rotta repentino non possiamo abbandonarci a cuor leggero al perdono. Non possiamo pur volendo perdonare chi ci ha investito il figlio, ci ha ucciso il fratello, non possiamo perdonare la turista seminuda che ci ha rubato il fidanzato e ci ha fatto battere in ritirata e per colpa di quell’episodio siamo rimaste single,  nel dettaglio non possiamo perdonare chi ci ha rovinato la festa di compleanno, il collega che ci ha rubato gli appunti e manomesso il pc, non possiamo perdonare chi ci ha fatto piangere con i suoi commenti sarcastici, chi ci ha avvelenato con le sue persecuzioni e insinuazioni una vacanza al paese di origine, o al mare. Nel dettaglio non possiamo perdonare chi ci ha rubato ingenti somme, eredità, chi ci ha costretto a tirare la cinghia e risparmiare. Il perdono appare in una prospettiva lontana, perdoniamo pure  ma solo a parole. Non possiamo perdonare la donna che ci ha portato via il marito, il padre dei nostri figli, l’uomo che ci ha massacrato di botte, le ragazze che ci hanno lasciato senza una spiegazione o per mettersi con il nostro migliore amico o il testimone di nozze. Ci sono comportamenti disgustosi che non possono essere perdonati, se la mente perdona il cuore ha delle riserve, certi sentimenti non si possono calpestare.

I confessori di varie religioni invitano a perdonare e dicono come farlo, ma il cuore chiuso in una morsa non riesce, non pedona.  E’ difficile perdonare chi passa il limite e  si mostra perverso. La crudeltà gratuita non può essere perdonata. Verso chi i fa del male abbiamo sempre qualche riserva. Dovrebbe essere lui a cambiare non noi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.