I frutti della terra

Il Vangelo stesso impone all’uomo di vivere dei copiosi frutti della terra. Nel tempo l’uomo ha sempre coltivato la terra e l’agricoltura è stata l’attività più importante e primaria. Il 1973 ha sicuramente segnato una svolta con la prima comparsa degli Ogm, ottenuti affinando raffinate tecniche di biologia molecolare. Con la ricombinazione del patrimonio genetico era possibile ottenere un organismo geneticamente modificato. In altre parole il patrimonio genetico veniva mutato con tecniche avanzate di ingegneria genetica. Si sono creati anche organismi detti transgenici ossia ottenuti con l’innesto di geni di un altro organismo di specie diversa. Si sono avuti anche animali transgenici caratterizzati dalla presenza di frammenti di DNA di altri esseri. Gli Ogm sono stati usati nell’industria, nel campo medico, nell’agricoltura e nell’alimentazione. Terre coltivate a Ogm si trovano in Sud America, in Cina, in Canada, in India ecc. Negli anni duemila sono stati creati addirittura dei pesci fluorescenti ottenuti con l’innesto di geni di medusa. I primi pesci di questo tipo sono stati fatti a Taiwan. Molti studiosi sostengono che gli Ogm racchiudano dei rischi seri per la salute e l’ambiente. In proposito a regolamentare l’argomento ci sono alcune interessanti direttive Cee. Aldilà delle conquiste delle scienza molte perplessità colpiscono l’uomo comune, l’ uomo della strada da sempre abituato a nutrirsi di cibi naturali e sani. Siamo abituati a comprare ogni giorno al mercato e al supermercato del cibo ignorando magari il sapore originario di alcuni prodotti, il gusto, il sapore reale che avevano all’inizio quando tutto era puro. Le fragole comprate con i cestini confezionati ci sembrano dure e legnose e dal sapore insipido. Andando in montagna potremo all’improvviso sentire un intenso profumo come quello che ci spruzziamo ogni giorno e scoprire proveniente dalle fragole. I meloni stessi hanno uno scialbo sapore neutro invece il loro profumo e sapore è uno dei più intensi. Le melanzane spesso le troviamo ricche di semi, dal sapore che spunta sull’amaro In realtà la melanzana in origine ha un delicato sapore, cotta ha un aroma inconfondibile. Gli stessi funghi se mangiati non coltivati sono molto gustosi e appetitosi. I crostacei che mangiamo spesso sono di allevamento o surgelati e sono molto compatti mentre il realtà sono teneri e dal profumo delicato. Ci troviamo alla presenza di una vasta gamma di prodotti, più di quelli che avevamo nel passato, ma si è persa l’essenza del gusto. Spesso la carne stessa e il formaggio non hanno più uno spiccato sapore. Le pesche, le albicocche hanno un odore scialbo e un sapore lieve mentre in realtà l’albicocca ha un sapore esplosivo. I fichi stessi sembrano fatti di acqua mentre in realtà hanno un sapore unico. I bambini non amano mangiare da sempre frutta e verdura, ma con il passare del tempo anche gli adulti rifiutano di cibarsi di frutta e verdura anche di stagione. I bambini si nutrono di sofficini, di patatine, di cioccolato, di salame e non conoscono altro, non sanno dell’esistenza dell’uva ribes e dell’uva fragole, delle more, dei mirtilli, delle fave, del farro e delle cicerchie. Ci capiterà così di mangiare in un lussuoso ristorante del centro e di sognare il prosciutto casareccio, i broccoli coltivati in casa, i carciofi sottolio fatti dalla nonna, i peperoni ripieni, le patate cotte nel forno a legna di famiglia. La tradizione culinaria stessa sta scomparendo per lasciare spazio a pesce crudo e cus cus. Sicuramente è utili conoscere la cucina internazionale, apprezzarla, ma è anche utili assaggiare i frutti originari della terra. Non si può vivere solo di vecchi ricordi sbiaditi dal tempo, ricordi di profumi del passato dove tutto era troppo semplice ma autentico.

 

Ester Eroli

 

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