Una madre che porta in grembo il suo bambino sa quanto è importante la vita, la serenità. Una madre si annulla per i propri figli. Ci sono madri che vegliano i propri figli, li accompagnano a scuola, li curano, li seguono, li proteggono. Quando il figlio diventa grande la madre sa che la sua missione non è finita, deve ancora lottare, difendere. I figli grandi spesso prendono la propria strada, si allontanano dal nido, scompaiono alla vista. Ci sono ragazzi che sono andati in missione all’estero con l’esercito e non sono più tornati. Allora tutte le veglie, le fatiche, le lotte di una madre perdono consistenza, sono state inutili. In passato si trovano tracce solo di giorni persi nel vento. I figli vengono inghiottiti nel gorgo di un nulla fatto di vuoto. Ci sono figli che non si possono più rivedere. Il tempo cancella il loro passaggio. Resta il ricordo sospeso a un filo e un dolore immenso che sconquassa l’anima stanca. Eppure tutto sarebbe molto semplice, matematico. Noi uomini siamo sulla terra di passaggio, il nostro è un cammino a termine, quindi dovremo pensare che su questa terra nessun regno è eterno. Non servono guerre, lotte di potere. Ogni uomo dovrebbe essere messo in condizione di vivere una vita dignitosa, di avere l’essenziale, di avere la tanto sospirata serenità. Ogni giorno dovrebbe essere vissuto intensamente, passato ad aiutare gli altri, ad aiutarci. Le ricchezze, il potere, la gloria, la bellezza, il successo, la forza sono cose vane, destinate a vita breve. Il mestiere di vivere è il più difficile, ma l’uomo si rovina con le sue stesse mani per inseguire sogni di impossibile realizzazione. Il tempo passa e le ferite restano aperte, le madre restano inconsolabili. Resta solo un immenso dolore che sconvolge le viscere. Nella vita bisogna essere preparati a tutto, ma non possiamo essere noi la causa prima dei nostri mali.
Ester Eroli