Gli uomini politici sono sempre più pieni di ambizioni, mirano sempre più in alto, e sono mossi dal desiderio di emergere, sono preoccupati solo della propria carriera. L’interesse per il popolo è marginale. Contano rapporti di potere, favoritismi.
La svolta storica del nostro tempo è sicuramente l’assenza di moderazione e l’uso indiscriminato di slogan.
Si usano sempre più frasi fatte, parole inglesi, neologismi astrusi per molti italiani anziani e ottuagenari che non conoscono il significato di certe parole. Gli anziani con difficoltà mettono a fuco parole come jobs act, welfare, fiscal compact. Certe parole li meravigliano, non comprendono il significato se non per gradi.
Il popolo conosce solo parole semplici come tasse, disoccupazione, dimissioni, licenziamento. E’ difficile spiegare in modo lapidario il significato di certe frasi. Alcune parole destano sospetti, altre sono vaghe.
Bisognerebbe capire la gravità della situazione ossia che la popolazione sta invecchiando e chi ha novanti anni davanti a certi termini e slogan si trova male.
Bisognerebbe astenersi dall’usare parole troppo astratte.
Ester Eroli