Sempre più spesso rinunciamo in fretta ai nostri sogni, a realizzare i nostri progetti. Magari facciamo dei tentativi per imporci, ci mostriamo pieni di buoni propositi, facciamo sforzi mentali, fisici ma alla fine cediamo stanchi e delusi. I nostri sogni non durano, non si realizzano, non contano. Siamo terribilmente infelici quando gettiamo la spugna, il nostro volto è pallido e tirato. La pelle ha un colore perlaceo. Gli altri hanno una buona opinione di noi ma noi siamo deboli, non sfondiamo, non otteniamo un risultato sia pur minimo. Tutto cade nel silenzio, nell’oblio. Vogliamo fare la ballerina, abbiamo tutti i requisiti, gli altri ci ammirano, gli insegnanti ci lodano, le amiche invidiose sono furiose, i genitori ci supportano ma alla fine tutto approda in un nulla di fatto. I socc4essi sono scarsi e noi dobbiamo arrangiarci a ballare in casa per noi stesse con un pubblico esiguo di amici e parenti. Ci organizziamo, facciamo corsi formativi, mettiamo ordine ma nessuno ci nota. Abbiamo un profondo desiderio di entrare in politica, si sentiamo vocati ma non sappiamo a chi confidare la nostra aspirazione, da dove cominciare. Tiriamo diritto, fatichiamo, ci sacrifichiamo a fare corsi di pitture, mostre itineranti ma non avviene nessun cambiamento, restiamo nelle retrovie. Scriviamo, esploriamo vari campi del sapere ma tutti ci accolgono con indifferenza, con una freddezza che ci spezza il cuore. Alcuni ci criticano, ci rimproverano per farci desistere nel nostro intento. Nel caos di timoli non troviamo una luce, non troviamo una strada.
Non capiamo che in ogni campo ci vogliono gli agganci giusti, le conoscenze, i supporti economici. Leopardi aveva talento ma era supportato da una biblioteca paterna invidiabile, e suo padre era un nobile non un contadino qualsiasi. Poteva deliziarsi delle lettere perché aveva un ambiente favorevole. I suoi studi procedevano placidi e tranquilli.
Ci accorgiamo che nella vita è tutta una questione di agganci. Notiamo che il presidente di sezione che ha fatto carriera politica non è altro che il nipote di un noto giornalista o politico. Senza un aggancio non si va da nessuna parte.