Un piatto invernale

Situazioni italianeNella piana Pontina, vicino ai monti Lepini, a soli sessanta km da Roma, sorge su una collina uno splendido borgo medievale che porta il nome di Sermoneta, abitato fin in epoca preromana. Il borgo con le sue stradine tortuose ha accolto in passato re e pontefici e signorie come quella della prestigiosa famiglia Caetani. La famiglia si insediò nel borgo dominandolo attratta anche dalla buona posizione del centro. I Caetani costruirono molti palazzi e il famoso castello, tuttora aperto al pubblico. Infatti il borgo è molto visitato essendo stato designato e insignito bandiera arancione per il turismo. Le attrazioni sono molte: il castello medioevale, l’abbazia di Velvisciolo, le mura ciclopiche, la necropoli, il convento di san Francesco, le chiese di san Giuseppe, di santa Maria, di san Michele Arcangelo, il giardino di Ninfa una oasi naturalistica di proprietà della stessa fondazione Caetani. I turisti sono attirati anche da alcune manifestazioni originali come la rievocazione storica in costume della storica battaglia di Lepanto e dalla fiera di san Michele. A Gennaio si svolge ogni anno in occasione della festa si sant’Antonio Abate il 17 gennaio, la sagra della polenta considerata un piatto tipico della tradizione, adatto per i mesi freddi . La leggenda vuole che fu proprio il capostipite Guglielmo Caetani a portare con sé in paese, importata dal nuovo mondo, la farina di mais. Era stato in esilio in paesi lontani e aveva avuto modo di conoscere questo prodotto della terra. La farina fu utilizzata come cibo per i detenuti e condannati presenti nel castello e poi dai pastori per la transumanza. Secondo la storia il nome granoturco fu imposto dai Caetani perché i baffi della pianta ricordavano i baffi dei corsari turchi che facevano scorribande e saccheggi nella zona. Per la festa la polenta viene cotta in paioli di rame usando legna per il fuoco. Dopo la benedizione dei sacerdoti, all’ora di pranzo fino a pomeriggio inoltrato la polenta viene distribuita alla popolazione e ai turisti condita con sugo di salsiccia e carne di maiale nella nota piazza del Popolo. La sagra della polenta è accompagnata da musiche, balli, spettacoli, sbandieratori, bancarelle e stand per l’assaggio e la vendita di altri prodotti tipici come olio di oliva e vino. Nei giorni successivi la sagra coinvolge da vicino anche le frazioni e le altre contrade della zona.

 

Ester Eroli

 

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