Etichette

EtichetteQuando il  periodo infantile finisce crollano molte illusioni, finiscono molti stimoli vitali. A un certo punto il mondo infantile ci appare irreale e menzognero.  Nella paura di crescere, di entrare nella pubertà, nella maturità mutano anche i desideri. Sin dalla giovinezza dobbiamo fare i conti con alcune mentalità particolari. Infatti è molto diffuso l’atteggiamento di etichettare le persone cercando di cristallizzarle dentro una specifica maschera. Costringiamo alcuni ad entrare dentro una tipologia di individui e a restarci per il resto della vita. Con infinta diligenza cataloghiamo, dividiamo. Trasciniamo le persone dentro uno schema rigido. Una persona amabile la giudichiamo pacifista, una persona imbronciata la definiamo pessimista e disperata, una persona loquace invadente, una persona pratica e sbrigativa la consideriamo superficiale. Tutti siamo tentati di etichettare, anche se spesso è controproducente e deleterio. Non consideriamo sbagliato catalogare le persone come si fa con le pratiche di ufficio. Una persona timida la consideriamo idiota, una persona un po’ aggressiva la etichettiamo come maleducata. Sorvegliamo le persone e le giudichiamo con il nostro solo metro di giudizio e lo prendiamo per oro colato. Ci lasciamo sedurre ovviamente dalle apparenze. Una persona modesta la consideriamo di poco conto e continuiamo a farlo anche quando scopriamo che abbiamo torto. La nostra forma mentale viaggia solo in un senso nonostante la realtà ci dia altre indicazioni. Se ci siamo messi in testa che una persona non vale nulla ci schioda dal quel giudizio affrettato e grossolano. Verso quelli che sono definiti pezzi grossi dai più abbiamo invece una venerazione senza verificare il loro operato. Siamo disposti ad affermare davanti a tutti che hanno valore e li rispettiamo. La scomparsa di un pezzo grosso mobilita sempre la nostra coscienza, anche se per istinto sentiamo che non è una persona perbene, sincera e onesta. Accettiamo in questo modo la doppiezza e l’inganno. Etichettare sembra divenuto un diritto anche se malsano. Dovremo imparare a giudicare in modo razionale e venire incontro alla gente. Non possiamo sempre demolire, distruggere solo perché è opinione comune. Ogni volta bisogna vedere con i propri occhi senza distrarsi, Gli altri vanno compresi non catalogati dentro formule standard.

 

Ester Eroli

 

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