Tiscali in Sardegna

Tiscali non è solo il nome di una compagnia telefonica ma è anche il nome di un noto sito archeologico situato in Sardegna fra Dorgali e Oliena, nella zona della Barbagia . In età nauragica sul monte Tiscali, piccola montagna di 918 metri di altezza, si era aperta una dolina dove sono stati trovati resti di villaggi. ipogei unici per la loro topografia  Dalla apertura di una parete rocciosa lungo le pareti della dolina si sarebbe creato un villaggio presente già in età prenuragica. La dolina si troverebbe dentro il monte. In origine  era una grotta carsica più volte crollata, dal clima ideale fresco in estate e caldo in inverno che avrebbe favorito l’insediamento, anche perché era possibile sorvegliare la valle. Il sito si sarebbe sviluppato in più fasi in due agglomerati, da un lato capanne e tende ovali con pareti sottili, nicchie e architravi di ginepro, dall’altro abitazioni piccole rettangolari e quadrate. Ci sarebbero state due fasi costruttive e un uso discontinuo del sito abitato anche in epoca preistorica come mostrano tracce trovate dell’homo sapiens.

In verità sarebbe stato l’ultimo baluardo contro l’arrivo dei romani, combattuti con imboscate, razzie di viveri e armi come racconta lo stesso Cicerone. In età imperiale la tattica era quella della guerriglia, ma i romani inviarono contro quei bastioni uomini muniti di mastini napoletani. Dopo la conquista dei romani si ebbe una ristrutturazione del sito nel II secolo ac.  e una in età medievale dove molti si rifugiavano in questi luoghi. Il luogo era abitato nell’alto medievo.

Il sito fu scoperto ufficialmente nel 1910, nel 1927 venne fotografato, gli scavi iniziarono nel 1999, sotto la sopraindendenza di Sassari che stimola studi e interpretazioni. Dopo un periodo di incuria e saccheggi si è avviato il progetto di recupero organizzato dal comune di Dorgali che ha disposto anche un controllo notturno.

Il sito, dal paesaggio suggestivo,  può essere visitato pagando un biglietto di ingresso. Per visitarlo occorre una guida, capace di fare trakking, un abbigliamento adeguato. Il luogo è ricco di pareti rocciose, di foreste, c’è pure un lago verde smeraldo, di grotte e canyon, di doline, di tunnel, di fiumi, di stalattiti, di fondovalle pieni di grotte.

Per raggiungere questa caverna scoperchiata si può salire da due lati per un sentiero tortuoso e ripido  che si affaccia su un precipizio di 200 metri fra ruderi di villaggi e rocce frammentate in un panorama unico fatto di lecci, frassini, ginepri, fichi, lentischi. Per vedere questo capolavoro naturale si deve procedere in cima alla vetta in fila indiana.

 

Ester Eroli

 

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