Visita al quartiere romano di Pietralata durante il carnevale romano

Visita al quartiere romano di Pietralata durante il carnevale romanoLa parrocchia di sant’Atanasio, dottore della chiesa di Alessandria, vissuto nel 300, celebrato il 2 maggio, data della morte, si trova nel quartiere romano di Pietralata, a Tiburtina. La chiesa è stata realizzata nel ventesimo secolo su progetto dell’ingegnere Vichi, abbastanza famoso. E’ a croce greca con ampi pilastri in ferro. La luce proviene da quattro vetrate con simboli evangelici e allusioni alla vita del santo. L’altare in granito ha per sfondo un bellissimo altorilievo che raffigura l’ultima cena di Cristo. Il fonte battesimale, come alcune altre opere presenti, sono opera di un artista ungherese di nome Tot.

La chiesa ogni anno organizza un palio simile a quello di Siena. Le sette contrade un tempo avevano nomi simili a quelli senesi, poi sono state modificate. Ora abbiamo la contrada cigno, farfalla, lumaca, falco, elefante, san Giorgio, giaguaro. Sono proprio queste sette contrade, rappresentanti rioni del quartiere, a organizzare per il carnevale i carri allegorici, solitamente sette come le contrade qualche volta di più.

I carri vengono preparati durante tutto l’anno con cura, con materiali originali, con dovizia di particolari. Sui carri prendono posto gli stessi parrocchiani e abitanti della zona. I carri sono preceduti e seguiti da un lungo corteo di maschere a piedi o su auto o altri mezzi. La sfilata è accompagnata da musica, canti, giostre, sbandieratori. Dai carri vengono lanciati coriandoli e caramelle per i bambini. I carri sono ironici e fanno riferimento quasi sempre agli ultimi avvenimenti della politica o a fatti eclatanti di attualità. Così si può vedere l’Italia sferzata dall’Europa, la Merkel sul carro del trionfo, la Grecia rinchiusa nella torre dalla fata cattiva. Sono vere allegorie del tempo presente. I politici vengono raffigurati come volpi, come furbi gatti. Ci sono poi carri più gaudenti e spensierati ispirati a favole, fatti di cronaca, racconti. Ogni anno si assiste a una variazione tematica ricca di fantasia. Possiamo trovare il carro di Capitan Uncino, quello della bella Addormentata, quello del faraone o del mandarino cinese, o quello ispirato alle mille e una notte. I carri vengono fatti sfilare più volte nei fine settimana di carnevale nelle vie del quartiere.

L’ultima domenica di carnevale, a conclusione dei festeggiamenti, vengono fatti addirittura sfilare nel centro di Roma, a via Nazionale o ai Fori Imperiali. Manifestazione ultima che ha decretato ufficialmente il fantastico successo di questa mirabile iniziativa, delizia dei piccini e dei più grandi che dimenticano la cruda realtà almeno per qualche giorno, pieno di divertimenti.

 

Ester Eroli

 

 

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