30 luglio 2001 (Romanzo epistolare)

Una vita difficile romanzo epistolareSono stata alla casa al mare di Roberto. Sono rifiorita e sono più bella. Le preoccupazioni, le angosce ci stravolgono, ci fanno apparire brutti. Anche la rabbia, l’odio alterano la nostra fisionomia. Le persone belle con lo sguardo cupo alla fine sono insopportabili. Non ho ricevuto il miracolo della guarigione fisica, forse la riceverò in futuro. Tuttavia un miracolo anche piccolo c’è stato: l’immensa gioia del mio cuore. Sicuramente tornerò a Lourdes la prossima estate con Roberto e sua madre. Tutti quelli che sono stati prima di morire vogliono tornarci, come se quella meta fosse una calamita. Non dovrò più preoccuparmi di trovare un accompagnatore, ne avrò molti. Ci sarà con me la suora di Radio Maria, i volontari dolci e affettuosi, don Marco e tanti altri. A seguire il mio nuovo viaggio ci sarà la persona più importante: mia madre. Sono certa che non mi abbandonerà, che mi proteggerà. Lei sarà con me ogni istante, ogni attimo, ad ogni mio respiro. Quando morirò sarà la prima ad accogliermi. Ripenso alla struggente poesia di Ungaretti dedicata alla madre: e il cuor quando con un ultimo battito avrà fatto cadere il muro d’ombra ancora una volta mi darai la mano. La vita, questo grande mistero, non è più un mistero totale per me. Alcuni ombre si sono dissipate e io intravedo la luce. Tutto mi è più chiaro: il destino, la morte, la vita. Io seguo solo la via tracciata per me da una mano invisibile. L’importante è che non sono sola e che non sarò più sola.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.