Aggrapparsi

Nel nostro tempo molti vivono situazioni paradossali, assurde conseguenza di sinistri e terribili avvenimenti. Ci sono persone che hanno perduto i familiari, il lavoro, la famiglia con un divorzio, i figli in incidenti stradali, l’auto che è stata rubata, il lavoro. Restiamo interdetti quando incontriamo persone che hanno perduto tutte insieme queste cose, questi punti di riferimento. Il destino odioso e malvagio sa essere crudele e impietoso. Le vittime giustamente esprimono disperazione, invocano una soluzione e stentano ad andare avanti. Non osano guardare negli occhi e procedono a testa bassa come se le difficoltà dipendessero da loro. non si decidono a chiedere aiuto perché sanno già che troveranno porte chiuse. Non si mettono in contatto con nessuno, non parlano, non minacciano.

Non ci sono reali contatti, punti di riferimento concreti. Anche imprenditori più che ragionevoli si sono suicidati perché la loro azienda era in crisi economica. Nessuno interviene, salva, protegge, difende. Anzi le vittime vogliono mantenete l’anonimato e non si rivolgono a strutture adeguate. Non vogliono chiedere, supplicare quell’aiuto che dovrebbe essere dato spontaneamente.

La reazione della gente è sempre una gelida calma, talvolta sprezzante perché si è convinti che certa gente va esclusa visto che non ha il pc nuovo e il telefonino di marca. Ognuno trova delle attenuanti per non aiutare. Siamo il prodotto dell’epoca delle immagini. Anzi alcuni trovano anche il tempo già che ci sono di ostentare davanti a questi poveri diavoli, a sbattere in faccia le proprie conquiste sociali, economiche.

Le persone in difficoltà cercano di aggrapparsi a un filo, anche se i punti di riferimento sono svaniti, anche la chiesa con i suoi scandali non è più un porto sicuro. Se in alcune circostanze siamo noi quel filo non dobbiamo tirarci indietro. Il destino potrebbe vendicarsi e ridurre anche noi al lastrico non sarebbe la prima volta imbatterci in un rovescio rapido di fortuna. Quando cadremo dalle stelle alle stalle vorremo anche noi avere un filo cui aggrapparci senza essere respinti in malo modo.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.