Tutti sappiamo che l’attrazione fra due esseri è irrazionale, impulsiva, istintiva. Si può sentire avversione per una persona a impatto. A colpo d’occhio possiamo essere prevenuti nei confronti di una persona che ci sta davanti. Una persona può suscitare in noi delle antipatie. Di solito l’esperienza ci ha fatto intendere che ad avere antipatia a pelle nei nostri confronti, se siamo donne, sono quasi sempre membri del gentil sesso. Le donne sono più sensibili ma anche più prevenute nei confronti di altre donne, come se temessero una invasione di campo, una intrusione molesta. Quando altre donne ci mostrano chiari segnali di disapprovazione facciamo mente locale su i nostri possibili sbagli. Alcune volte ci rendiamo conto che l’antipatia non è legata a una nostra mancanza. Senza non aver fatto nulla ci sentiamo dei bersagli mobili, ci sentiamo inseriti nell’occhio del ciclone. Punte amare di gelosia e perfidia attraversano il nostro corpo. Alcune donne manifestano apertamente, anche in presenza di altre persone, la loro ostilità con comportamenti eloquenti. Davanti agli altri ci contraddicono, ci danno filo da torcere, ci rispondono male. Senza nessun motivo ci voltano le spalle, ci bloccano gli slanci verso di loro, ci maltrattano. Frasi pungenti piene di veleno giungono alle nostre orecchie. Ci feriscono le parole usate a sproposito, solo per irritarci e per metterci di cattivo umore. All’inizio abbiamo ritenuto opportuno non reagire. In seconda battuta spesso abbiamo cercato di ingraziarsi la nemica di turno. Spesso abbiamo dispensato sorrisi, allungato strette di mano confidenziali, elargito complimenti, fatto regali, comprato fiori. Abbiamo cercato di essere naturali, disponibili, simpatiche. Ci siamo impegnate a costruire una amicizia. Abbiamo cercato di abbattere paletti, mura divisorie. Con le parole siamo state sincere, oneste, leali. Abbiamo guardato diritto negli occhi la donna con grande lealtà. Ci siamo impegnate a costruire una solido rapporto umano. Abbiamo visto sempre passare negli occhi dell’altra un’ombra di rifiuto che ci ha avvelenato le ore. Ci siamo rese conto che potevamo regalare un regno, produrre oro zecchino ma avremo ottenuto sempre lo stesso risultato: pura ostilità, priva di senso, priva di fondamento. Allora ci siamo riscosse, siamo passate oltre, abbiamo dimenticato, abbiamo eliminato la donna dalla lista delle nostre amicizie. Così giorno per giorno abbiamo visto assottigliarsi la lista delle amiche, delle conoscenti. Le antipatie senza motivo hanno portato alla solitudine estrema. Nessuna donna ha capito che soli si è sempre meno, si è nessuno.
Ester Eroli