Di notte

Di notteGli italiani hanno perso l’abitudine all’entusiasmo, vanno avanti mogi per la loro strada, sottomessi al sistema, accettano tutto senza battere ciglio. La parola Italia non li fa più inorgoglire.  Nessuno si fa prendere dalla rabbia, nessuno reagisce. Intanto certi sistemi si impongono a danno di altri.  Gli stranieri, i turisti non ci guardano più con invidia, ma con commiserazione. Ai loro occhi siamo dei poveri diavoli in una nazione alla deriva. Notiamo le occhiate di derisione del popolo del sol levante. Eppure alcuni dirigenti italiani hanno ancora la classica albagia aristocratica. Un tempo molti treni, specie quelli per l’estero, viaggiavano anche di notte. I treni notturni erano numerosi. Ora sono ridotti al lumicino e viaggiano vuoti, nessuno li prende. Eppure era comodo viaggiare di notte per poi trovarsi al mattino nella città di destinazione. I pochi che si avventurano su treni notturni hanno l’aria spaesata. I treni di notte sono stati fatti oggetto di rapine, soprusi, pestaggi. Ragazzi ubriachi negli scompartimenti hanno fatto il bello e il cattivo tempo, facendo scempio degli arredi, strappando tende e sedili . Le donne che viaggiavano di notte sono state pesantemente molestate specie se viaggiavano non accompagnate. Molti si sono risvegliati all’arrivo e non si sono trovati più nessun bagaglio, ricordandosi si aver bevuto una bibita offerta dal vicino di scompartimento. Gli studenti che sono costretti a viaggiare di notte hanno tutti avuto la premura di viaggiare uniti e dove non è possibile si sono mascherati da barboni per far vedere di essere degli sbandati. In questo modo hanno tenuto a bada i malintenzionati e gli scippatori. In certi treni di notte si spaccia droga e ci si prostituisce con naturalezza . Il degrado è usuale. Nessuno si ribella, prende in mano la situazione. L’unica preoccupazione resta solo quella di ripulire i treni sporcati dai vandali. Le persone hanno cominciato a disertare i treni notturni. Un tempo sui treni c’era sicurezza. Il cittadino era ascoltato. I treni italiani erano considerati un fiore all’occhiello. Tuttavia a una attenta analisi la situazione potrebbe essere recuperabili. Si potrebbero fare delle ronde a turno del personale delle ferrovie e di privati cittadini che si offrono volontari. Tanti pensionati non sanno come ammazzare il tempo. Certo ancora una volta la soluzione graverebbe sulle spalle dei cittadini, sempre parte in causa, che alla classe dirigente non possono chiedere più niente tanto non viene fatto nulla  In passato si mendicava favori senza ottenere nulla come ora del resto. In questa situazione di sofferenza non possiamo dirci contenti della dirigenza, a cui non dobbiamo più eterna riconoscenza come raramente accadeva in passato.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.