Lo sherry

Lo sherry è un vino liquoroso spagnolo originario della Andalusia La vite  di tipo palomino o moscatel  fu introdotta dai fenici che la chiamarono come una città fenicia ormai scomparsa. Plinio il vecchio lo nomina e parla di una vite coltivata nelle zone di Gibilterra. Al tempo dei romani era molto apprezzato e nel medioevo veniva esportato. Secondo alcuni studiosi il nome è di origine araba che fu poi anglicizzato nel settecento. Durante l’illuminismo gli scambi commerciali fra Spagna e Gran Bretagna relativi a questo prodotto si intensificarono. Molti coltivatori inglesi si trasferirono in Spagna per coltivare lo sherry il porto e il madeira. Successivamente anche olandesi  e irlandesi e russi . Lo sherry ha ottenuto la denominazione di prodotto di origini controllate. Il vino noto per le sue qualità organolettiche può essere di tre tipi. Di solito il clima adatto è quello spagnolo, data la presenza di venti umidi, delle correnti oceaniche, di calore e di terreni contenenti gesso, carbonato di calcio, argilla, ossidi di ferro . Il terreno si presenta chiaro e le viti hanno radici profonde

Il vino è fortificato e reso robusto  con l’alcol, o con l’aggiunta di altri vini ha come caratteristica il fatto che la sua produzione è complessa. Negli ultimi tempi è poco stimato. Il suo metodo di produzione ha una distillazione particolare come quella del brandy e dell’aceto. Ci sono varie categorie e sette sotto categorie, dipende ovviamente dal grado di dolcezza , ci sono infatti quelli più secchi. Si deve conservare in un luogo fresco. Il fino ad esempio ha un colore pallido e un gusto secco e non si può conservare a lungo. Ci sono poi vini sherry intermedi dal colore più scuro. Altri sono aromatizzati con frutta secca, con frutta tostata, con cioccolato, liquirizia, confetture. Oltre a quelli dolci, ci sono quelli secchi a varie gradazioni alcoliche, e quelli semi dolci usati anche per i dessert. Il mercato inglese è attratto da quelli più dolci.

I processi di lavorazione sono diversi, prima l’uva si appassisce sulle stuoie, anche se ora si preferisce una vendemmia tardiva, poi si ha una prima fermentazione con il lievito fior rapida che dura otto giorni circa, poi un’altra lievitazione. La gradazione alcolica è intorno ai 18%. Si può fare anche un invecchiamento. Si può conservare in botti dove si ossida lentamente fino a divenire denso e corposo. Si può imbottigliare travasandolo dalle botti di legno. Non è un vino datato.

 

Ester Eroli

 

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