HIRO

 

 

Illustration from 19th century

Nella complessa mitologia Maori Hiro o Whiro come è più noto è lo spirito delle tenebre, il dio oscuro del male e del buio, il  dio della oscurità tetra che vive nelle tenebre, nella nebbiosa oltretomba dove non c’è luce  e aria. Vive nel mondo sotterraneo ed è responsabile principale dei mali del mondo. E’ lui che fa accadere le disgrazie umane. Nella iconografia appare scortato da spiriti immondi, gruppi di spiriti maligni e crudeli. E’ lui che ispira i pensieri turpi e malvagi, l’invidia, la crudeltà, l’omicidio. E’ lui che suggerisce di fare il male, di uccidere, di invidiare, di colpire, di rubare. Ruba di tutto anche i pensieri della mente della gente. E’ un potente avversario della luce del bene che ostacola in ogni modo con vari metodi e inganni. E’ il dio protettore dei ladri e della sfortuna. Secondo alcune varianti locali è un potente guerriero che per sposare la figlia di un re vince una gara di ballo. Poi però deve fuggire per aver ucciso l’uccello sacro del dio Tane che si vendica di lui affondando la sua nave.

A Tahiti il mito è meno dettagliato. Hiro è il dio dei ladri che ruba noci di cocco, raccolti, maiali, bestiame, persino il pane dei poveri. E’ un dio marino che naviga per mare audace e battagliero. Uccide il marito della donna che ama per sposarla ma poi la uccide perché lei lo ha rimproverato di avere l’alito pesante. Egli compie molte prodezze  e invenzioni, a lui si deve la invenzione del fuoco.

In Nuova Zelanda è un dio che partecipa alla creazione ed è figlio della madre terra. Sconfitto in una disputa con il fratello è costretto a vivere sotto terra negli inferi per punizione. E’ quindi il dio degli inferi che accompagna le anime nel trapasso.

A Hiro corrisponde il dio greco Ermes figlio di Zeus, protettore dei ladri e il Mercurio dei romani inventore del fuoco, dio dei commerci e degli intrighi, uno dei pochi ad avere accesso agli inferi, inventore della lira, protettore degli atleti. Viene raffigurato spesso alato, con sandali alati, come un viandante o come un anziano barbuto.

In realtà queste divinità con le loro raffigurazioni  e rappresentazioni sono solo simboli. Hiro sta  a indicare le passioni nere  e basse che possono prendere l’anima e trascinarla verso il baratro del male, della cattiveria, del dolore. Hiro rappresenta la nostra cattiva coscienza, la nostra malizia e perversione, la nostra propensione a fare il male piuttosto che il bene.

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