I porcini di Oriolo Romano

Oriolo Romano, nella provincia di Viterbo, dal nome latino orior nel senso di sorgere del sole, è un paese che faceva parte del patrimonio di san Pietro. Il comune fa parte della associazione culturale dei borghi autentici che raggruppa piccoli e medi comuni volta alla valorizzazione delle identità locali attraverso gli amministratori e i protagonisti delle comunità locali. Il borgo è famoso per la sagra del fungo porcino, noto già in età romana,  che si svolge, già da molte edizioni, nel mese di settembre. Teatro dell’evento è la piazza Umberto I con il palazzo Altieri e la fontana voluta dal Vignola  festa è voluta dalla associazione culturale in collaborazione con la pro loco e il comune. La festa, che si svolge in due settimane, prevede spettacoli musicali, conferenze a tema, mercatini, mostre d’arte, musica dal vivo, cabaret, spettacoli serali, animazioni pomeridiane per bambini con uso di gonfiabili, bande folkloristiche, spettacoli da strada, band musicali, serate danzanti, giochi di gruppo.

Gli stand gastronomici, che il sabato e la domenica sono aperti pure a pranzo a partire dalle 12,30, offrono menu tipici e piatti classici, anche per celiaci,   come: lasagne ai funghi, fettuccine ai funghi bianca e con ragù, zuppe di funghi e fagioli secondo antiche ricette, bruschette semplici e con crema di funghi, porcini fritti, salsicce e wurstel alla brace, insalata di funghi, arista con funghi, braciole e ventresca arrosto, spezzatino ai funghi, hamburger, antipasti,  patate fritte con funghi, dolci al liquore e al vino bianco. Per gli intenditori ci sono molte pietanze regionali come formaggi del luogo, carni, pesce, prosciutto, vino.

Il borgo, formato da due rioni importanti come poggio e borgo, è famoso per la madonna della stella, detta madonna vestita. Una usanza che risale al seicento. La stella era il simbolo della ricca famiglia Altieri che governò il paese e che diede il nome a papa Clemente X. La statua aveva in dotazione 23 abiti dono delle spose del luogo e delle principesse Altieri. Il 14 agosto le vestitrici, donne del luogo, a porte chiuse portano avanti il rito della vestizione della statua. Gli abiti sono in  seta e ricamati, di vari colori. La madonna vestita viene esposta nel duomo di san Giorgio, tardo barocco,  dal 15 agosto fino all’8 settembre. Gli abiti vengono cambiati  durante questo periodo, che si conclude con la processione.

 

Ester Eroli

 

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