Il presepe vivente di Acquasparta

Nativity of Jesus ChristOgni anno molti centri italiani realizzano il presepe vivente con personaggi in carne ed ossa. Ad Acquasparta, comune collinare in provincia di Terni, nella valle del Naia, affluente del Tevere, si effettua una notevole rievocazione della nascita di Cristo. La chiesa di santa Cecilia, a partire dall’anno 1993, organizza una processione e allestisce una natività per gli stretti vicoli medievali del borgo con oltre centocinquanta figuranti muniti di fiaccole durante il suggestivo tramonto. Vengono rievocati gli episodi salienti della nascita e dell’infanzia di Gesù e inoltre riprodotti in oltre trenta botteghe gli antichi mestieri come il calzolaio, il conciaio, il falegname, il fabbro che la modernità a relegato in un ruolo di secondo piano. E’ possibile rivivere la magia degli antichi centri medievali e assaporare i prodotti tipici della zona come salumi e formaggi, insaccati, funghi e marmellate e dolci. Molti personaggi importanti, artisti e attori, hanno omaggiato la manifestazione con la loro assidua presenza. Tra le vie del borgo è possibile imbattersi in veline, scrittori, presentatori tv. Le fiaccole accese danno un tocco di magia all’evento in questo borgo di sicure origini romane come mostrano i resti di un ponte romano, la porta vecchia, e il suo stesso nome che sicuramente allude alla abbondanza di acque della zona presenti sin da epoca romana. Infatti qui troviamo le terme amerine che secondo la tradizione furono fatte sgorgate dalle mani stesse di san Francesco. Per le sue acque minerali il borgo è anche località di soggiorno. Il turista può ammirare nel centro il palazzo Cesi, costruito dalla famiglia nobiliare che dominò per anni il luogo. Palazzo ben conservato, realizzato nel cinquecento su progetto dell’architetto Bianchi che fu sede della accademia dei Lincei e del mecenate duca Federico Cesi dell’illustre casato che al suo interno ospitò l’amico Galileo Galilei. Nel palazzo in questione si trovano importanti iscrizioni romane di epoca antica. Ora in esso avvengono mostre, convegni, esposizioni, congressi. Nel borgo si possono ammirare le mura medievali, la chiesa di san Francesco, la chiesa della Madonna del Giglio in stile gotico-romanico, la chiesa del santo Sacramento del seicento che ha un pavimento in mosaico risalente all’epoca romana. Il borgo richiama turisti non solo a Natale ma anche per la rievocazione rinascimentale di primavera. Quando si realizzano gare fra contrade, spettacoli a tema e vengono riaperte come per incanto le taverne storiche.

 

Ester Eroli

 

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