Il tamarindo

Il tamarindo è un frutto tropicale che ama il sole diretto e le alte temperature della famiglia delle fabacaceae dalla crescita molto lenta. il nome della lingua araba significa dattero dell’India¸ si trova infatti in India¸ Pakistan¸  Asia¸ Tailandia¸  Africa orientale¸ America Latina. La pianta era già conosciuta nel medioevo e al tempo di Marco Polo e usata in erboristeria in cucina in medicina e come ornamento. In India viene messa nelle vie per dare ombra alle strade. Si tratta di una pianta longeva¸ secolare¸ sempreverde che solo in zone troppo aride ha foglie caduche¸ che può raggiungere i trenta metri di altezza e i sette di circonferenza. le foglie lunghe 15 cm si chiudono nel periodo notturno. I fiori sono vistosi con colori e strisce rosse e arancio e giallo riuniti in inflorescenze. I petali sono cinque. Il calice ha quattro sepali caduchi alla fioritura.  il fusto è di legno duro  e compatto color rosso scuro usato per pavimenti¸ mobili e parquet¸ soffitti . Il frutto sembra un legume incurvato con i semi avvolti in una polpa marrone succosa e acidula. i semi sono lucenti¸ piatti e duri. All’età di sette anni produce i primi frutti.  Cresce pure vicino al mare su terreno salino o anche argilloso avendo un  PH neutro.

Nei paesi occidentali e in oriente il tamarindo è usato per salse¸ come in Gran Bretagna¸ per bevande rinfrescanti¸ per piatti salati fatti con la sua polpa acidula¸ per sottaceti¸ per sciroppi¸ curry sia dolci che piccanti¸ in Messico e nei Caraibi si usa una bevanda con zucchero e acqua¸ nelle Filippine si usano tisane per la febbre malarica e come digestivo e per il mal di denti o di stomaco. E’ usato per cocktail. nel Madagascar si usa mangiare la polpa cruda con il suo sapore aspro e zuccherino e il suo potere astringente. Si usa per fare ghiacciolo dal sapore dolceamaro. Si usa per creme  e salse che si ricavano dai semi che si trovano nel baccello legnoso avvolti in polpa marrone dal sapore acido che contiene grassi e proteine. Gli olii volatili che contengono acido tortorico   si usano per gelatine e marmellate. Per le marmellate si usa la buccia e per le tisane si aggiunge il finocchio. La pasta di tamarindo è usata per zuppe e verdure che accompagna piatti di pesce e crostacei. Si usa per molte ricette come zuppe di lenticchie e di riso per il curry di carne e di pesce con lo zenzero¸ per bevande digestive con il cumino. Si usa anche candido o con sale o con zucchero. si usa filtrato per fare dei liquori e gin al succo di limone dal sapore agrodolce.  Le sue foglie in Africa venivano usate per dare cibo ai bachi da seta che producevano una seta di qualità superiore¸ usata per cappelli e stoffe di pregio e anche per combattere i parassiti di certe piante. I semi venivano dati alle scimmie nei parchi zoologici.

Il tamarindo si usa nel campo medico infatti veniva già usato nella scuola medica di Salerno nel cinquecento. E’ nota la sua funzione lassativa e di stimolazione intestinale. I suoi principi attivi combattono la dissenteria¸ le infezioni¸ i radicali liberi¸ il diabete¸ i disturbi biliari¸ la malaria. Viene usato come antinfiammatorio e per combattere l’artrite e i problemi di cartilagine. Era usato per le emorroidi specie in India¸ per le faringiti e dolori addominali e di stomaco. il suo uso è praticato per le intossicazioni da alcol e come rimedi omoepatici. E’ usato anche per calmare i nervi. sono sorti molti negozi online. Nella medicina popolare si eliminavano i semi e si usava per curare il fegato e la cistifellea dato il suo contenuto di  Sali minerali fibre vitamine. Si usa il tamarindo per regolarizzare la pressione arteriosa e abbassare il colesterolo e tenerlo sotto controllo. E’ usato in cosmesi anche per trattamenti anti cellulite. Ha un potere anti ossidante.

Bisogna evitare il suo uso se si usano aspirine ed antinfiammatori o per lo meno ridurre il dosaggio. Il tamarindo può causare allergie che si manifestano con soffocamento¸ vomito¸ vertigine¸ eruzioni cutanee¸ prurito. Può essere nocivo per chi ha particolari patologie in quanto altera il glucosio nel sangue.  Il suo uso continuo rovina lo smalto dei denti.

 

Ester Eroli

 

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