INCORAGGIARE

I bambini, gli adolescenti in particolare come sappiamo hanno bisogno di attenzioni, di cure, di rispetto, di essere guidati e orientati. La vita frettolosa, frenetica, affannata non consente di seguire a pieno i figli che sono sempre affamati di affetto, frastornati solo che non lo dicono per pudore. Molti giovanissimi si sentono derubati negli affetti. La loro vita è ricca di oggetti ma povera di sentimenti. Nessuno riesce a godersi a pieno i propri figli. Nella evoluzione dei costumi i giovani crescono da soli e i genitori sono sempre più lontani. I giovani reagiscono ognuno in modo diverso, alcuni sono confusi, altri si nascondono dietro un atteggiamento duro. I genitori devono lavorare e non hanno il tempo materiale per seguire i figli. Non conoscono le gioie dei figli, i loro crucci e dolori. Non sanno quando piangono e quando sono lieti. Ignorano molte cose del loro intimo. La famiglia si ritrova solo la sera ma tutti sono stanchi e la cena è solo una recita con parole standard. Ci si accorge troppo tardi di non aver visto la crescita dei figli. L’amore per i figli dovrebbe far nascere un sentimento di partecipazione e condivisione che non sempre c’è.

Ci sono genitori che ignorano i gusti dei figli, le loro esperienze, i loro amori. Ci sono poi quelli che non si accorgono che la figlia è troppo dimagrita e il figlio ha un livido sulla guancia. Ci sono poi dei genitori che non incoraggiano i figli, ma li demoliscono, fanno commenti sarcastici e negativi. Li spingono a sottovalutarsi. Gli insegnanti, i genitori dovrebbero incoraggiar se no i giovani si demoralizzano e non combinano nulla.

Ci sono padri che sono persuasi che i loro figli valgono meno degli altri e li aggrediscono con offese e parole indecenti, addirittura fanno paragoni con i figli degli altri, e con i cugini. Mettono i figli a confronto per annientarli, per farli sentire diversi, inferiori. I commenti di certi genitori, di certi padri spesso sono offensivi, demoralizzanti. Spesso si usa un tono di voce aspro o ironico. Il ragazzo viene deriso, non incoraggiato a fare certe cose, certi sport. Ad esempio un padre dice alla figlia che non saprà mai guidare una moto o un figlio che non saprà mai guidare un aereo. Ci sono genitori che criticano pure il trucco della figlia, facendola sentire ridicola, strana, diversa dalle altre. Ci sono figli eccezionali, pieni di doti che vengono tenuti all’oscuro, ostacolati nel loro cammino. Un figlio che vuole intraprendere la carriera di ballerino viene dissuaso, spinto a fare altro. Certe doti andrebbero sfruttate.

Anche gli specialisti sostengono che la demoralizzazione, la mancanza di incoraggiamento porta alla depressione.

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