KIWI

Il kiwi è una bacca prodotta da liane  originaria del sud della Cina, coltivata sin dalla notte dei tempi. Veniva usata per alimentazione ma acne come ornamento nei palazzi nobiliari. Gli imperatori cinesi ne erano ammaliati e spingevano la sua coltivazione in vaste aree della Cina. Poi si diffuse rapidamente in Giappone e in Nuova Zelanda dove prese il nome attuale, nome che si riferisce a un uccello locale dotato di piumaggio per alludere all’involucro peloso del kiwi classico. Dopo l’Oceania si diffuse in America e in Inghilterra, furono gli inglesi a portarlo in Europa. Secondo alcuni botanici il nome è di origine Maori. Esistono vari tipi. Vi è quello verde con polpa verde brillante e buccia marrone e piccoli semi neri, quello giallo detto gold con polpa gialla e involucro privo di peluria, di forma più allungata. Ci sono poi quelli con polpa rossa e buccia color mattone dal sapore acidulo.

Il kiwi contiene Sali minerali, vitamina C, potassio, magnesio, rame, vitamina E, ferro, fibre, lipidi, fruttosio, trigliceridi anche se ha poche calorie, proteine, grassi, acqua, carboidrati. E’ povero di sodio.

E’ utile per la digestione, per la vista, per l’ipertensione, per l’intestino, per i crampi ai muscoli. Viene usato come lassativo e antiossidante sotto forma di olio di semi o gelatina. L’uso eccessivo può provocare allergie, bruciore, prurito.

La raccolta avviene a settembre. Non sopporta l’umidità e alte temperature.

In Italia viene coltivato principalmente in Veneto, Piemonte,  Lazio. Negli anni settanta la sua coltivazione è stata introdotta a Cisterna di Latina in forma sperimentale all’inizio in particolare nella frazione di Borgo Flora.

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