L’infiorata di Bolsena (VT)

L’infiorata di Bolsena (VT)Ogni anno a Bolsena, grazioso borgo nella provincia di Viterbo, affacciato sul lago omonimo, si svolge l’infiorata storica in occasione del corpus domini di Giugno. La festa istituita da Urbano IV nel 1264, venne creata per celebrare il miracolo eucaristico avvenuto nel 1263 nella chiesa romanica di Santa Cristina a Bolsena, assunta a basilica minore, che custodisce una statua della santa . Secondo le cronache un sacerdote boemo in pellegrinaggio a Roma si fermò nella chiesa di santa Cristina per pregare sulla tomba della santa, avendo molti dubbi sulla verità dell’ostia. Durante la celebrazione della messa l’ostia diventò carne e sangue macchiando il lino e il pavimento. Nella chiesa sono custoditi sotto vetro pezzi di pavimento con macchie di sangue. Il miracolo è fedelmente riprodotto da un affresco di Raffaello a Roma. La processione del corpus domine, con il reliquario della sacra pietra con il sangue e il sacramento , avviene su un tappeto di fiori di tre km preparato nel pomeriggio poco prima del passaggio del corteo religioso. Il corteo si svolge nei vicoli medioevali del centro del borgo detto rione Castello , seguito da una giostra di sbandieratori. La manifestazione viene organizzata a partire da tre giorni prima da tutti i cittadini di ogni età che vogliono partecipare spontaneamente e cha fanno a gara per cogliere i fiori nella zona circostanze. I fiori più delicati e pregiati vengono raccolti all’alba del giorno della festa grazie a una generale mobilitazione. Si usano papaveri, rose, veccia, calendule, ortensie, garofani, margherite, acacie, fiordalisi, ginestre, crisantemi, gigli, foglie, piante di giardini, anche umili come cipolla selvatica, castagno, acacia, canne palustri . Nelle decorazioni armoniose, realizzate con precisa tecnica, i colori che prevalgono sono giallo, rosso, verde nelle loro varie sfumature e accostamenti. Nel tempo si è avuta una considerevole evoluzione tecnica. L’infiorata consiste in quadri, disegni artistici, scene sacre realizzati dagli stessi cittadini divisi in gruppi detti infioratori. Le scene sono spesso simboliche, o sono figure geometriche, o figure di santi, o scene del vecchio testamento o immagini simili a quadri famosi di soggetto religioso. Il soggetto o tema viene scelto prima dagli artisti impegnati e che spesso propongono loro nuove tematiche e idee estetiche. Il disegno di base, il bozzetto viene fatto su carta o sul lastricato stesso e viene riempito con petali di fiori misti a acqua. Il contorno del quadro viene fatto per delimitare e per far risaltare meglio l’immagine e vengono usati materiali semplici per crearlo come fondi di caffè, torbe, segature colorate, vernice nera. Alla fine le composizioni sembrano vetrate di mosaici dai mille colori dove riflette la luce.

 

Ester Eroli

 

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