Nostalgie

In passato c’erano molti oggetti, profumi, gelati,  di uso quotidiano che sono scomparsi definitivamente per ragioni di mercato. Eppure erano cose molto più di qualità di quei prodotti diffusi ai nostri giorni. Negli ultimi tempi, travolte dall’ondata dei ricordi piacevoli, si sta diffondendo fra le aziende un fenomeno generalizzato e diffuso, sull’onda dell’effetto nostalgico, ossia quello di fare dei remake di gelati e dolcetti del passato. Le madeleine alle mandorle di cui parla pure Proust, sono state riprodotte ai nostri giorni come pure gelati spariti, industriali come la famosa coppa Rica algida. La coppa Rica evoca estati lontane cullate dalla musica dei junk box, un punto di riferimento essenziale per chi voglia ricordare quegli anni. Prodotti di largo consumo come la coppa Rica sono stati riproposti al pubblico ai giorni nostri. Il ricordo era quello di un gelato morbido e gustoso pieno e ricoperto di dolci amarene che soddisfaceva il palato. Se assaggiamo la moderna coppa Rica ci accorgiamo che il sapore non è più quello familiare, quello che ci aspettavamo, il suo sapore è stato ridimensionato, del vecchio sapore resta un vago ricordo. La coppa appare pallida e anemica, dal sapore mediocre e inconsistente, senza alcuna cremosità. Le ciliegie e amarene sono sporadiche, si contano sulla punta delle dita. Si sente il sapore di coloranti e del latte scremato. E’ stata fatta una coppa per chi è allergico al glutine ma essa appare insipida e priva di sapore, si sente solo lo sciroppo al glucosio. Molti gelati che si consumavano sulla spiaggia sono spariti specie quelli degli anni settanta e ottanta. Il gelato Puffo azzurro presente nelle gelaterie artigianali è sparito, come pure barrette e biscotti gelato per bimbi e adulti. E’ sparito il ghiacciolo squalo e invece quello arcobaleno si è cercato di riprodurlo ma con scarsi risultati. Sono scomparsi molti gelati della Tosoni e dell’Eldorado. Ora in commercio si trovano spesso ghiaccioli scialbi, insipidi, al limone e arancio, con pochi gusti. Certi hanno solo il sapore di sciroppo di frutta non di succo. Molti hanno vistose tracce di coloranti e conservanti. e aromi  Meglio farsi i ghiaccioli a casa.

Molti profumi degli anni ottanta e settanta sono spariti come  Eau Folle tipico degli anni settanta, Tendresse 18 dell’Atkinsons quest’ultimo molto fruttato con una nota di albicocca che resuscita ricordi olfattivi. Nel 2000 esce il profumo Oxygene con essenze di bergamotto, latte, orsa e gardenia su base di iris, muschio, sandalo bianco che non continua la sua corsa sul mercato pur essendo divino. Lo stesso avviene per laguna blu uscito nel 1991 fruttato con pesca, ananas, limone, pompelmo, prugna, mandarino e lampone con tracce di cocco, vaniglia, ambra, cedro, sandalo e iris e gelsomino e mughetto. E’ scomparso pure il profumo Chachet con rosa, spezie, gelsomino, ambra, muschio, quercia. Profumi intensi hanno lasciato spazio a profumi più ordinari e i remake non garantiscono nulla di buono. Molti accaniti collezionisti sono alla ricerca di queste vecchie e ottime fragranze. In alcuni casi le leggi del mercato che impongono di cambiare sempre sono spietate, ci privano di cose, oggetti, profumi, cibi meravigliosi che ci hanno fatto sognare.

 

Ester Eroli

 

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