REMIGIO

Parodi Ligure è un comune situato nella provincia di Alessandria che accoglie un importante monastero quello di san Remigio. Le origini della abazia risalgono addirittura al 1033 quando il marchese Adalberto di una potente famiglia della zona  e sua moglie consegnarono a un gruppo di monaci benedettini degli appezzamenti di terra situati vicino al torrente Albedosa che erano stati lasciati a se stessi, abbandonati alla incuria anche a causa delle ripetute incursioni di popolazioni barbare e dei saraceni in particolare. I monaci bonificarono la zona paludosa e fondarono il monastero dedicato a san Remigio. Vicino fu costruita la chiesa di santo Stefano e sorsero veri e propri agglomerati rurali. Nel 1300 il monastero divenne pure parrocchia locale. Il monastero passò sotto l’influenza di famiglie importanti e ricche come i Doria e si succedettero abati colti  e famosi. Nel XIX secolo si rese necessario un ampliamento della chiesa con l’aggiunta di due navate laterali.

Remigio era un arcivescovo franco nato a Laon nel 437,  entrato nell’ordine giovanissimo. Fu consigliere del re e riuscì a convertire il re merovingio Clodoveo I che ricevette il battesimo Morì il 13 gennaio del 532 e fu sepolto in una piccola chiesa ma dato che i pellegrinaggi erano frequenti per i suoi miracoli si rese necessario traslare la sua salma in una chiesa più grande, la traslazione avvenne nel medioevo il primo ottobre e per anni fu celebrato dalla chiesa in quella data e i bimbi che tornavano a scuola il primo ottobre erano detti nel dialetto locale remigini. Ora la chiesa la festeggia il 13 gennaio data esatta della sua morte. L’ampolla con alcune sue reliquie venne distrutta durante la rivoluzione francese. Alcune reliquie del santo sono a Massa Carrara. Remigio è patrono in molte città e a lui sono state dedicate chiese, statue di marmo e lignee.

Il monastero di san Remigio raggiunse il suo splendore nel Medioevo. Ora è poco frequentato come altri luoghi di culto religiosi. Il declino appare evidente. Spesso nel monastero si svolgono attività culturali, ospita mostre, concerti, spettacoli teatrali e questa è forse la strada per far rinascere questi luoghi trascurati dal turismo di massa.

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