Padre Scalabrini, come molti lo chiamavano, era nato l’8 luglio del 1839 nella provincia di Como terzo di otto figli e venne battezzato lo stesso giorno della nascita, usanza che si è perduta, molti battezzano i figli dopo mesi, un tempo i figli si chiamavano pure con il santo del giorno della nascita, ora si usano nome blasfemi come quelli della marca di profumi e altro. Entrato in seminario divenne diacono e poi sacerdote. Insegnò per anni nel seminario minore di Como di cui divenne rettore, poi divenne parroco bella chiesa di san Bartolomeo a Como. Si diede sempre da fare. Fu il fondatore della congregazione dei missionari e delle suore di san Carlo. Divenne vescovo nel 1876 a soli 36 anni di Piacenza. Studioso attento cercò di riformare la catechesi attraverso anche riviste, giornali diocesani da lui fondati, riviste teologiche, didattiche, settimanali . Contribuì a realizzare il primo congresso catechistico Partecipò ai restauri del duomo di Piacenza dove fondò un istituto per sordomuti. Si interessò di riformare pure il canto liturgico.
A un certo punto del suo percorso si interessò dei migranti e fondò un comitato di protezione dei migranti. Fece molte conferenze sul tema. Per seguire la questione dei migranti si recò pure negli stati uniti e in Brasile dove fu ricevuto pure dal presidente americano Rooseverlt. Compì molte interessanti visite pastorali. E’ stato il primo a sottolineare come dietro gli spostamenti delle masse ci siano loschi interessi economici.
Scalabrini dopo la conversione di una suora missionaria affetta da un male incurabile è stato consacrato da papa Francesco nel 2022. E’ morto il giorno della ascensione del 1905, accade spesso che i santi muoiano in date significative.
La sua urna fu profanata nel 2013 con la sottrazione di anello, calice ecc. ma chi ha rubato non ha poi avuto vita facile, si dice infatti scherza con tutti ma non scherzare con i santi, lo dice un famoso detto popolare.