Teresio Olivelli

Teresio nasce a Bellagio sul lago di Como nel 1916 e aveva due fratelli. Sin da bambino frequenta la parrocchia di san Lorenzo, l’azione cattolica e il liceo di Vigevano. Si laurea in legge a Pavia e diventa assistente nella università di Torino. Dopo una forzata adesione al fascismo che lo porta a fare dei viaggi in  Germania , si arruola come volontario nella campagna degli alpini in Russia. Nel 1940 viene nominato ufficiale degli alpini. Sopravvive alla ritirata e dopo aver capito l’impossibilità di convertire il fascismo diventa partigiano e partecipa spontaneamente alla resistenza cattolica.

Per le sue scelte radicali viene arrestato e collocato nel carcere di san Vittore , poi messo in un campo di concentramento. Viene poi deportato in Austria da dove riesce a fuggire e diventa una colonna della resistenza. Fonda il giornale clandestino dal titolo il ribelle. Finisce in un lager dove cura i malati con grandi gesti di carità che gli attraggono le ostilità delle SS. Nel lager viene percosso e torturato per via dei suoi atteggiamenti. Per difendere un compagno subisce un colpo allo stomaco che lo porta dopo una lunga agonia alla morte avvenuta il 17 gennaio 1945.

Riconosciuto martire è stato proclamato beato il 3 febbraio del 2018. La sua causa di beatificazione ha subito un rallentamento per la morte del suo relatore.

Questo beato è stato definito il santo della porta accanto.

 

Ester Eroli

 

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