Un dono per deliziare i sensi

Un dono per deliziare i sensiIl suo nome deriva dal verbo latino lavare, a causa dell’usanza degli antichi romani di profumare l’acqua del bagno con la sua essenza. Sovrani del passato la usavano come decorazione, imbottitura per i cuscini o addirittura condimento. Di cosa stiamo parlando? Di una pianta aromatica esistente in più di 30 specie, la Lavanda.

Il nome botanico di questa pianta è Lavandula. È una pianta particolarmente resistente e versatile. Questo le permette di crescere in climi di ogni genere: la si può trovare tra le fresche alpi e nei caldi prati del Medio Oriente, anche se è comunque originaria delle regioni mediterranee occidentali.

In commercio esistono tre tipi di essenza di lavanda:

La vera essenza di lavanda si estrae dalla specie detta “lavandula angustifolia” e se ne producono circa 200 tonnellate ogni anno. È quasi totalmente priva di canfora.

L’essenza di spigo viene estratta invece dalla “Lavandula latifolia” e usata essenzialmente come insettifugo proprio per l’aroma canforato.

L’essenza di “lavandino” viene invece estratta da un incrocio tra le due specie menzionate sopra. I produttori arrivano a venderne fino a 1000 tonnellate l’anno.

Chi ha avuto l’occasione di trovarsi in un campo di lavanda sa perché questa pianta è così amata. Ma in verità, per quale motivo così tante persone la apprezzano? La lavanda è utilizzata in profumeria, in medicina, nell’industria dei saponi  e anche in cucina. Tutto questo per le sue innumerevoli proprietà: è rilassante, antispasmodica, stimola il sistema circolatorio e distende il sistema nervoso. Ha caratteristiche antibatteriche, analgesiche, carminative, antisettiche e favorisce anche la cicatrizzazione di piaghe e ferite. Annusarne l’olio essenziale o berne una tazzina di infuso aiuta in caso di nausea, vomito, svenimenti e singhiozzo. L’impiego medicinale della lavanda risale a 2000 anni fa, quando nel Medioevo veniva utilizzata assieme ad altri ingredienti per un preparato chiamato “aceto dei quattro ladroni”, nome che deriva dal fatto che i ladri di tombe utilizzavano questo preparato per purificarsi dopo aver frugato tra gli averi di chi moriva di peste. Vedendo che questi ladri non contraevano la malattia, il preparato in questione cominciò ad essere utilizzato proprio per combattere la peste. Nel XVI secolo poi si utilizzava la lavanda per curare il mal di testa, il raffreddore, la paralisi degli arti e i disturbi nervosi. Durante la prima guerra mondiale, poi i cittadini di diverse nazioni vennero invitati a raccogliere la lavanda che cresceva nei loro giardini per farne un’essenza da usare per curare le ferite dei soldati.

Che dire di oggi? La lavanda è così efficace? Certe essenze, in particolare quella di Lavandula angustifolia sono efficaci contro batteri e funghi e curano le infezioni batteriche che sono resistenti agli antibiotici. Inoltre negli ultimi anni ha cominciato ad essere utilizzata in ostetricia per la sua azione calmante. La lavanda, presa come infuso, tintura o olio essenziale anche mescolata a certi cibi serve a curare infezioni alla gola, ansietà, asma, tosse, insonnia, eczemi, emicrania, svenimenti, vertigini, ustioni, ulcerazioni, pidocchi e punture d’insetti. In caso di forti mal di testa, ad esempio è abbastanza frizionare le tempie con una goccia di olio essenziale. Se si hanno i pidocchi si possono versare poche gocce di olio puro su un pettine fitto e passarlo tra i capelli. Con l’arrivo del freddo è facile avere disturbi come la tosse: in questo caso massaggiate il petto con alcune gocce di olio essenziale diluite in olio di mandorle dolci.

La lavanda risulta altrettanto efficace nella cura della persona. Ecco elencati di seguito alcuni metodi per l’utilizzo:

Acne: semplicemente aggiungere alcune gocce di olio essenziale al sapone o al liquido detergente che si utilizza.

Capelli grassi: dopo lo shampoo sciacquare i capelli con un infuso di lavanda.

Trattamento per pelli delicate: utilizzare l’acqua tonica di lavanda che è tranquillamente acquistabile in erboristeria.

A cos’altro serve la lavanda? Beh, ad esempio, grazie al suo profumo intenso ma delicato, può essere utilizzata per rivestire cassetti e armadi; i suoi fiori possono essere fatti essiccare per preparare piccoli sacchettini da mettere nei mobili; i suoi steli bruciati come si fa normalmente con i bastoncini di incenso eliminano l’odore di fumo e profumano la casa. E se volete stupire qualcuno scrivendo lettere profumate, come si usava una volta, ecco un procedimento semplice semplice: immergete i fiori di lavanda in acqua bollente per 30-45 minuti fino ad ottenere un liquido concentrato, scolatelo e aggiungetevi l’inchiostro. Ed ecco pronto il vostro inchiostro al profumo di lavanda.

E in cucina? Elisabetta I esigeva che sulla sua tavola non mancasse mai qualche condimento a base di lavanda. In effetti, nel suo libro “Lavander, sweet lavander”, Judith McLeod spiega che la lavanda, all’epoca dei Tudor veniva utilizzata per insaporire la carne, la macedonia, i dolci, o addirittura come dolce a tutti gli effetti. Infatti ancora oggi i suoi fiori vengono canditi e utilizzati in marmellate e gelati. Ma se volete realizzare qualche pietanza e condirla con lavanda, ricordate di chiedere all’erborista quale tipo utilizzare: non tutti sono gradevoli al palato.

Per terminare questo articolo, ecco una breve guida per preparare la lavanda:

Infuso: bollire un litro di acqua, versarla e aggiungere 2 manciate di fiori. Coprire e lasciare riposare per 10 minuti, quindi filtrare. (utilizzabile per: ansietà, capelli grassi, spugnature contro la cellulite.)

Olio alla Lavanda: unire una manciata di fiori a mezzo litro di semi di sesamo spremuto a freddo; lasciare macerare per un mese quindi filtrare spremendo i fiori con una garza. (utilizzabile per: asma, tosse, insonnia, irritabilità, eczemi, emicrania, svenimenti, vertigini, ustioni, ulcerazioni, pidocchi, punture d’insetti, acne, cellulite.)

Tintura: mettere a macerare 10gr di fiori in 50 ml di alcol a 40° per una settimana. (utilizzabile per: infezioni alla gola.)

Tinture e oli essenziali possono essere tranquillamente acquistati in erboristeria. Due piccole raccomandazioni: per qualsiasi utilizzo chiedete informazioni e consigli al vostro erborista di fiducia. Inoltre, in caso di problemi gravi quali asma, depressione, ustioni gravi o persistenza dei disturbi rivolgetevi sempre al medico e non interrompete le cure che già seguite.

 

Chiara

 

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