Canale di Tenno

Un borgo caratteristico medievale, inserito di diritto nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, è Canale di Tenno, la frazione più estesa del comune di Tenno nel Trentino. Il borgo si trova in territorio collinare, a circa seicento metri sul livello del mare, sul versante trentino del lago di Garda. Le sue origini risalgono al duecento come mostra l’intatto impianto urbanistico con muri di pietra e pavimenti in selciato. Quattro strade convergono tutte verso la piazza, fatta di case di pietra. Le case spesso mostrano affreschi e decorazioni sulle pareti di stampo moderno fatte da artisti contemporanei . Infatti qui troviamo la casa degli artisti dopo l’usanza di alcuni artisti e pittori, come Giacomo Vittone, di trascorrere dei periodi nel borgo. Giacomo Vittone si è ispirato al borgo per alcuni paesaggi. Nel borgo, proprio perché è residenza degli artisti, ospita corsi, concerti, mostre di ceramica e pittura.  Il borgo dopo un periodo di spopolamento verso il lago, è rinato dopo la seconda guerra mondiale.  Molti artisti stranieri hanno comprato e ristrutturato dimore d’epoca.

Il borgo è famoso però il museo degli attrezzi agricoli. Il museo non tanto grande è stato inaugurato nel 1983, ed è gestito dal comitato delle ville del Monte. Si trova all’interno di alcune cantine antiche. E’ aperto da giugno a settembre tutti i giorni a partire dalle ore dieci. Al presidente del comitato si possono richiedere visite particolari fuori dagli orari standard. L’’ingresso è gratuito e si accettano offerte libere dei visitatori.

Il museo ospita oggetti e attrezzi per coltivare i campi, per l’allevamento, per la lavorazione e produzione del latte, per la lavorazione del legno, per il trattamento del foraggio, per la creazione del formaggio, per la semina,  mostrando alcuni aspetti principali della vita contadina del passato. Sono mostrate le cucine come erano, ricostruite cantine d’epoca, stalle, focolari. Gli arredi e gli strumenti di lavoro sono documentati anche da vecchie fotografie in bianco e nero. Con il museo si possono ricostruire le tecniche agricole usate all’inizio del XX secolo.

Sono ricordate le attività del falegname, del bottaio, del boscaiolo. Sono mostrate le botteghe artigiane. Nel museo troviamo attrezzi utili  usati in passato come gerle, aratri, stampi per il formaggio, tini, otri ecc.

Si può ricostruire fedelmente una giornata tipo dei contadini d’altri tempi che lavoravano sodo dall’alba al tramonto senza sosta.

 

Ester Eroli

 

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