Indispensabile, come prima regola, conservare lo scontrino: servirà per cambiare i nostri acquisti. Anche in tempo di svendite, infatti, si può sostituire la merce: basta denunciare il difetto del capo entro due mesi dall’acquisto. Massima attenzione alla vendita di merce di fine stagione: troppo spesso qualche commerciante furbetto tira fuori dal deposito maglioni e gonne antiche e le spaccia per nuovi ribassandoli fino al 70%. Diffidiamo, per questo, agli sconti superiori al 50%: soltanto uno specchietto per le allodole. Fondamentale servirsi di negozi di fiducia e di boutique che permettono di provare i capi: anche in saldo i nostri acquisti devono essere verificati prima di essere portati a casa. Per questo sarebbe preferibile adocchiare prezzi e taglie prima di comprare realmente: guardate bene il cartellino e le targhette che indicano il vecchio prezzo, il nuovo ed il tasso di sconto applicato che deve essere chiaro e ben leggibile. Ultimo consiglio: non fermatersi mai al primo negozio ma confrontare prezzi, modelli, case produttrici e valori delle offerte con quelle degli altri esercizi commerciali.
Detto ciò, buono shopping a tutti gli italiani. In Abruzzo, in Emilia, in Umbria e in Lombardia negozi aperti dal 6 gennaio al 6 marzo, in Basilicata dal 2 gennaio al 2 marzo, in Calabria e in Molise 2 gennaio al 28 febbraio, in Campania dal 2 gennaio al 31 marzo; in Friuli dal 3 gennaio al 31 marzo, in Lazio dal 6 gennaio al 16 febbraio; in Liguaria dal 6 gennaio al 19 febbraio, nelle Marche dal 6 gennaio al primo marzo, in Piemonte dal 1 gennaio al 31 marzo, in Puglia dal 6 gennaio al 28 febbraio, in Sardegna dall’otto gennaio all’otto marzo, in Sicilia dal 2 gennaio al 15 marzo, in Toscana dal 6 gennaio al 6 marzo, In Valle d’Aosta dal 10 gennaio al 31 marzo e infine in Veneto dal 6 gennaio al 28 febbraio.
Francesca Raspavolo