L’uomo e la fede

L’uomo e la fedeLa parola fede viene dal greco e si riferisce a colui che ha fiducia, che si affida, che è fedele. La fede in altre parole è la fiducia totale, quasi irrazionale, nella verità e nella giustezza di una tesi, di un processo, di un’idea. Colui che agisce in buona fede è colui che non ha minima coscienza della propria colpa. Avere fede vuol dire credere in concetti, dogmi aldilà dell’esistenza o meno di prove certe. In realtà la parola fede ha molteplici significati. In alcune religioni la fede consiste nella lealtà nei confronti della divinità e degli altri credenti. La fede è quindi un certo modo di relazionarsi con Dio. La fede spesso è sinonimo di fedeltà. Il filosofo Kierkegaard considera la fede una forma di fiducia assoluta, senza riserve. L’ebraismo ritiene la fede un talento dell’anima, radicato nell’uomo fin dalla nascita. Gli ebrei sostengono che per alimentare la fede non basta la preghiera ma ci vuole un atteggiamento gioioso. I rabbini sostengono che la tristezza conduce con più facilità verso il peccato. Possiamo dire che i cammini di fede conducono tutti, attraverso strade diverse, verso un unico obiettivo finale: la redenzione, il ritrovamento della verità, la scoperta di qualcosa di fondamentale. E’ vero anche che la fede nasce e cresce solo nell’intimo del cuore umano. Esistono persone che per inclinazione naturale sono portati alla fede pura. La fede ci mette davanti a differenti tipi d’amore, infatti non esiste solo la fede in Dio, ma anche quella per la propria patria, per un’ideologia politica, per un credo filosofico, per un leader, per un cantante, per una persona speciale. La fede non ammette odi, perché l’odio è distruttivo, catastrofico. La fede diventa un elemento di identità, molti si riconoscono perché appartenenti allo stesso gruppo, quello che segue lo stesso credo, giusto o sbagliato che sia. L’uomo di fede è un uomo che crede in certi ideali, che lotta per essi, che si batte per raggiungere certi obiettivi, che spera nel futuro dove vorrebbe vedere realizzati i propri principi e ideali. L’uomo di fede non teme ostacoli, si mette il coltello fra i denti e combatte fino allo stremo dove è necessario battersi. L’uomo di fede cerca di fare proseliti, di diffondere le proprie più intime convinzioni, è quindi un uomo sociale. Anche Aristotele sosteneva la necessità di essere uomini sociali, non ripiegati su se stessi e isolati. La fede aiuta a essere uomini sociali, che è un’aspirazione insita nel dna del genere umano. Si possono abbracciare milioni di fedi, tutte valide, tutte sullo stesso piano perché ci impediscono di essere uomini aridi.

 

Ester Eroli

 

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