La sfida

La nostra vita scorre su binari ordinari. Spesso però un insulto, una scarsa considerazione, un commento, un apprezzamento nei nostri riguardi ci danno la spinta per fare di più. A un certo punto sentiamo la necessità di dimostrare che siamo qualcuno, che non ci lasciamo intimidire da una frase pungente, da una stilettata di una collega invidiosa. Accogliamo la sfida, ci mettiamo sotto e tentiamo di realizzare qualcosa di positivo. Spesso siamo pungolati proprio da queste situazioni estreme. Siamo tranquilli, lavoriamo seri ma nel momento in cui veniamo derisi, poco apprezzati il nostro orgoglio prende il sopravvento. Allora con l’aria di sfida, audaci ci accingiamo a realizzare imprese mirabili, consci di potercela fare, di dovercela fare. L’imperativo categorico diventa quello di riuscire a tutti i costi, costi quello che costi. Da dentro ci viene una carica esplosiva, un fuoco divoratore ci invade, una forza misteriosa ci spinge ad agire. Agiamo come sotto dettatura e diventiamo aggressivi, audaci come tigri in agguato. Ci sorprendiamo del nostro coraggio, della nostra determinazione, del nostro fiuto. Al fuoco nemico rispondiamo con il fuoco come veri draghi. Questo fenomeno può accadere a chiunque. Ci sono ragazzi, che rimproverati aspramente dai genitori, si cimentano in nuove imprese scolastiche riuscendovi pienamente. Come se ci fosse bisogno di una stimolo per combattere la nostra accidia. Ci sono donne che, maltrattate dai propri uomini e accusate di non lavorare,  si sono impegnate mostrando fegato. Ci sono bimbi down che si sono impegnati ad essere come gli altri e alla fine ci sono riusciti. La volontà è quella di riuscire a fare quello che fanno gli altri, per essere come gli altri.  Molti handicappati si sono sforzati di migliorare, di crescere per non dipendere eccessivamente dagli altri e ci sono riusciti nel migliore dei modi. Spesso la nostra sfida è con il mondo intero che ci vuole mediocri, senza prospettive, fragili. Gli altri con le loro critiche ci possono spingere involontariamente verso la strada della perfezione e del successo. Segno che non tutti i mali vengono per nuocere.

 

Ester Eroli

 

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