La fatica di vivere

Restiamo sempre a bocca aperta davanti a un monumento maestoso, a un libro ben scritto, a un quadro nitido, a un merletto perfetto, a un auto ben attrezzata e rifinita. Riconosciamo il talento ma sappiamo anche che conta molto l’esercizio, la pratica. Il talento va per così dire esercitato. La vena poetica se non si mette in pratica si inaridisce. Ogni giorno dobbiamo costruire a fatica il nostro quotidiano. Quando andiamo al circo e vediamo i trapezisti muoversi leggeri pensiamo che sia un gioco da ragazzi, una cosa facile. Invece per ottenere certi risultati ci vogliono mesi e mesi di duro lavoro, di esercizio quasi quotidiano. Quando vediamo degli atleti vincere le olimpiadi dobbiamo pensare che dietro tutto ciò c’è veramente un costante esercizio fisico. Tutto costa fatica, anche le cose più banali, più semplici. Niente ci viene dato gratuitamente o ci viene dal cielo. Dobbiamo sudare, lottare fino allo stremo, e spesso sfiniti otteniamo il successo. Nella vita sappiamo che non conta il successo, conta riuscire a cavarsela, a superare i nodi critici del nostro esistere. I lavori umili, quelli usuranti sono caratterizzati dalla fatica e andrebbero maggiormente tutelati. Vivere in generale è faticoso, ma si può superare tutto mostrandoci persone di fegato. La scrittrice di Via con Vento, Margaret Mitchell disse di aver voluto scrivere il romanzo per descrivere come devono essere le persone di fegato. La protagonista, nonostante la difficile e cruda realtà i cui vive, riesce sempre a trovare delle soluzioni, delle vie d’uscita. Il romanzo è ambientato durante la guerra di secessione americana, un periodo difficile sotto tutti i punti di vista. Eppure Rossella riesce sempre a prendere in mano le redine della situazione senza fallire un colpo. Diventa persino imprenditrice di legname per risolvere i problemi economici che rischiano di strozzare la sua famiglia, un tempo benestante. Rossella mostra un carattere forte, intraprendente in ogni situazione complicata. Lei parte dal presupposto che non tutto è perduto, che si può rimediare sempre. La sua frase celebre è passata alla storia ormai: domani è un altro giorno. Anche noi dovremo cercare di essere persone di fegato soprattutto nei momenti difficile. In fondo per ognuno c’è un piccolo raggio di sole.

 

Ester Eroli

 

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