Lago di Ventina

Nella provincia di Rieti, ai confini con l’Umbria,  nei colli del Velino, possiamo imbatterci in un minuscolo bacino lacustre, che non si può definire lago vero e proprio, un tempo chiamato appunto lago dei colli. E’ un residuo, come quello di Piediluco, dell’antico Lacus velinus bonificato e prosciugato dai romani che occupava tutta la piana di Rieti. La bonifica venne compiuta dal console Mario Curio. Il lago di forma allungata incastonato tra i monti, ha la caratteristica di essere pulito. Infatti non vi sono divieti di balneazione.

Viene alimentato da diverse sorgenti montane e per questo il suo livello non è mai basso anche in estate. E’ sempre ricco di flora, di canneti.

La sua principale caratteristica che lo rendono quasi unico è la presenza di una spiaggia erbosa adatta per ogni tipo di barbecue.

Molti pontili consentono la pesca sportiva e altri sport. Molti giungono in questi posti esclusivamente per pescare. La pesca è regolamentata da regole precise. Si pesca persici reali, tinche, lucci, carpe, trote, anguille.  Esiste però il divieto di caccia nonostante la presenza di molte varietà di uccelli. Ci sono aironi, falchi, cormorani, gallinelle.

Molti arrivano da queste parti per ammirare la valle santa ricca di santuari francescani che ospitarono a suo tempo san Francesco. Tutta la valle santa è ricca di acque.

 

Ester Eroli

 

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