SEGNI

Segni è un paese nella provincia di Roma che sorge nelle vicinanze del monte Lupone. Il centro è stato attivo sin dalla età del bronzo. Lo sviluppo si ebbe in epoca romana con l’arrivo di coloni che ne fecero un fiorente centro agricolo. Numerose sono le testimonianze storiche e i resti archeologici che risalgono all’epoca romana. Il paese coniò pure delle sue monete d’argento. Il nome viene dalle insegne del re Tarquinio il superbo. Originario di questo paese fu il papa Vitaliano che salì al soglio pontificio nel 657. Il borgo fu molto importante perché inserito nel patrimonio di san Pietro. La cattedrale di santa Maria Assunta risale al XVII secolo ed ha un campanile del XI secolo e una facciata in stile prettamente neoclassico. La chiesa a croce greca ha molti dipinti di Francesco Cozza. Un libro sulla cattedrale è stato scritto da Bruno Navarra. Dentro la chiesa si trovano le reliquie del patrono san Bruno.

Ogni anno il 18 luglio si svolge in onore del patrono il palio detto di san Bruno. Bruno era un teologo, fu abate di Montecassino. Il palio prevede passeggiate nella natura, rassegne d’arte, manifestazioni sportive, recita di importanti compagnie teatrali, spettacoli musicali e pirotecnici. Nel corso Vittorio Emanuele  e in via san Vitaliano vengono istallate le bancarelle della fiera. Le performances artistiche riguardano recite di commedie e tragedie, balli in piazza, gare musicali, letture di poesie organizzate anche dalla biblioteca comunale del paese, esibizioni di orchestre e della banda locale, visite guidate al ninfeo, letture di opere liriche di notte, rappresentazioni teatrali in dialetto sia di professionisti che di principianti, sagre, concerti anche di musica rock.

Il fiore all’occhiello della festa è la giostra del gruppo ippico locale dove emerge la destrezza del cavallo e del suo fantino. I cavalieri del gruppo ippico si cimentano in gare e prove di abilità strabilianti, in corse a ostacoli senza precedenti. L’ultimo giorno si assiste alla esposizione del busto del santo e alla solenne processione per le vie del borgo che spesso arriva fino alla porta saracena molto simile alla porta di Micene e alle mura poligonali. Della festa e delle sue edizioni si conserva un archivio cartaceo e fotografico. La processione si svolge con la partecipazione di tutte le autorità locali e si conclude con un discorso del sindaco alla folla.

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