Teatralità

TeatralitàSiamo sempre in faccende, chiaramente impegnati in modo permanente , logorati dallo stress che succhia tutte le energie pericolosamente. Ogni giorno ci stanchiamo, paghiamo il conto di una vita sempre di fretta anche se svolta in buona fede. Solo la sera riprendiamo a respirare nella quiete della nostra casa fonte di sollievo, di conforto. Portiamo sulle spalle il peso di una famiglia, di una malattia, di un disastro, di un dolore costante. Ogni volta precipitiamo, sopraffatti, intrappolati nella vita fatta principalmente di solitudine, di assoluta freddezza. Ogni volta scoviamo il male, ogni volta vorremo essere qualcun altro. Ci spaventano le persone che si vogliono approfittare di noi senza pietà. Quando chiediamo aiuto troviamo solo silenzio gelido, rigido orgoglio. Gli altri diventano complici del male che ci assilla, ci guardano con odio e disprezzo per rabbia e gelosia. Dovremo imparare a recitare bene la nostra parte, ma soprattutto a recitare secondo le circostanze. Non serve solo impossessarsi del proprio ruolo. Occorre essere dei camaleonti e in ogni scena assumere la veste che più si addice in quella fase. In ogni situazione ci dovremmo calare in quella realtà e prendere le vesti di quella scena. Ogni volta ci dovremo svestire e poi rivestire con nuovi panni, con nuovi abiti. In ogni recita separata dovremo dare il meglio. Non ci possiamo permettere il lusso di recitare malamente. La recita sbagliata è solo metafora amara della vita. A turno dovremo essere eleganti e impeccabili in una cerimonia, arrendevoli e sinceri in famiglia, guardinghi con i nemici, affettuosi con i familiari, disponibili con i superiori al lavoro. Alcune scene potrebbero disgustarci ma fa parte del gioco. Alcuni nemici per dispetto potrebbero remare contro e farci precipitare. Molti in questa teatralità tipica del quotidiano si confondono e si sbagliano, si vestono a strati, si mettono più abiti, si presentato malmessi. Invece dovremo essere nudi pronti a indossare l’abito di scena quello che si addice al luogo, all’ora, al momento. Dovremo essere maschere nude come diceva Pirandello. Nel teatro della vita spesso ci smarriamo, perdiamo la bussola. Dovremo essere noi stessi sempre, ma riusciamo invece ad esserlo solo tra le pareti domestiche, fuori recitiamo indossando varie maschere, spesso inconsapevolmente e sbagliando tipo di maschera.

 

Ester Eroli

 

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