Un’attrazione turistica verso le isole

Negli ultimi tempi il maggior flusso turistico si sta indirizzando verso le isole, anche nel periodo natalizio e invernale. Molti sono i viaggiatori che raggiungono isole lontane in mezzo all’oceano indiano, pacifico. Isole un tempo non frequentate ora sono divenute stranamente appetibili. Isole come il Madagascar, le isole Figi, Sumatra, Terranova, Creta, Cipro, Pasqua sono considerare mete ambite. I turisti amano ovviamente anche le isole classiche come le Hawaii, la Corsica, l’Elba, le Eolie, Montecristo, Caprera, Ponza, La Maddalena, Favignana, Lampedusa, il Giglio ecc e gli arcipelaghi famosi. Ci sono isole vulcaniche di grande fascino come l’Islanda, atolli ricchi di una meravigliosa flora e fauna. Le isole più visitate sono quelle collocate nel mare e nell’oceano, ma anche quelle di lago e di fiume sono apprezzate. Pensiamo all’isola bella del lago Maggiore. Le isole con il tempo potrebbero scomparire a causa di terremoti, eruzioni vulcaniche, per innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacciai artici. Le isole possono anche sorgere all’improvviso per un innalzamento di una catena montuosa sottomarina. Ci domandiamo perché tanta gente predilige queste mete. Un motivo potrebbe essere quello climatico. La presenza dell’acqua influisce sul clima che appare così più mite, temperato. Sicuramente si possono fare sport acquatici, ammirare piante rigogliose, spiagge e litorali da sogno, pinete, tramonti. In certe isole la natura fa da padrona. In realtà chi sceglie un’isola è perché vuole, anche a livello inconscio, appartarsi, isolarsi dal resto del mondo. Vuole chiudere, anche solo per una breve vacanza, la porta in faccia al mondo e alle sue insidie e lusinghe. Il mondo frustrato giace fuori, è lontano mille miglia. L’isola circondata tutta dal mare ci protegge dalle aggressioni del mondo urbano, del mondo civilizzato e spesso terribilmente crudele, avvilente. Ci lasciamo cullare dalle onde del mare e sotto sotto speriamo di rimanere isolati per un po’ dalla terra ferma. La città rumorosa, assordante, fredda, piena di luci accecanti, di strade congestionate dal traffico l’abbiamo dimenticata. Le città ricche di monumenti, caffè, locali, boutique spesso ci fa avvertire sulla pelle un senso di estraneità.

 

Ester Eroli

 

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