Aborto

Negli ultimi tempi, in molte regioni del globo, specie quelle più disagiate, ma anche in quelle civilizzate si sta diffondendo la pratica di procurare gli aborti a domicilio. Si sta diffondendo la pratica malsana del fai da te.

Per sveltire i tempi si ricorre a farmaci dozzinali, presi sul web, sui social che in alcuni stati  sono vietati.  Si evita in questo modo la procedura chirurgica che richiede più tempo e denaro. Certi farmaci circolano sotto banco oppure si acquistano facile sul web a costi irrisori.

Nonostante le attente legislazioni in materia, ad esempio in Francia l’aborto farmacologico è assistito e seguito dal medico di famiglia, sono sempre più numerosi e frequenti gli aborti clandestini che vengono fatti passare per aborti spontanei che invece non hanno nulla di spontaneo. A farli sono minorenni, transessuali, lesbiche, prostitute, donne anziane di età. Questo per evitare attese snervanti, ricoveri, incontro con medici obiettori, costi, consenso dei genitori in caso di minore età.

Molte ricorrono a farmaci che non hanno bisogno di ricette mediche  e che si sciolgono sotto la lingua senza lasciare traccia , imprudentemente usano miscugli e erbe medicinali come accadeva nel lontano Medioevo o ricorrono a forti pressioni all’addome come accadeva nei secoli passati in Asia e in Cina, a strumenti meccanici.

Ci sono su internet anche lezioni facili per autogestirsi senza assistenza medica.

Gli effetti collaterali sono numerosi: perdite abbondanti di sangue, contrazioni, spasmi, diarrea, nausea, vomito, problemi gastrici e intestinali, visivi in certi casi più gravi, contrazioni, palpitazioni, sanguinamenti.

Ci sono stati casi di donne e ragazze che hanno provato ad abortire ricorrendo a pratiche illecite e a miscugli e che poi non sono riuscite ad espellere il feto che è nato malformato e con seri problemi cognitivi.

 

Ester Eroli

 

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