Aver vinto

Aver vintoSpesso abbiamo il morale sotto i piedi, il cuore vacilla e le mani tremano perché sappiamo di dover combattere a stretto gomito sul lavoro, nella vita privata, nella vita familiare, nel giro delle amicizie con delle persone strane, moleste, superbe, fanatiche, vanitose e in alcuni casi meschine, false, cattive, volubili . Siamo intimiditi dalla loro superbia, siamo costernati per la loro baldanza, restiamo sbalorditi per la loro infrazione alle buone maniere . Ci sentiamo piccoli, insignificanti e queste persone ci considerano delle nullità. Ci guardano dall’alto in basso, ci tengono a bada. Queste persone poi diventano maleducate, fanno insinuazioni sulla nostra vita lavorativa, o privata. Sono persone che se sbagliano non si scusano mai. Soffriamo per le loro offese, per le loro calunnie. Vorremo reagire ma non possiamo, non vogliamo. Davanti ad altre persone non osiamo rispondere male. Ci chiudiamo a riccio, rifiutiamo inviti, incontri. Ci tiriamo indietro, ci sentiamo osservati, nel mirino. Pensiamo di risultare antipatici quando magari vediamo queste persone parlare, trattare con altre persone rispettabili. Davanti alle loro incursioni selvagge restiamo immobili, senza protestare, senza dir niente. Scrolliamo le spalle davanti alle loro sporche insinuazioni. Notiamo i loro sguardi alteri verso di noi, la loro gioia nel vederci sconfitti. Allora cerchiamo di evitare nei limiti del possibile queste persone, smettiamo di frequentare gli stessi posti. In ambito familiare decliniamo inviti, non partecipiamo a cene, cerimonie pur di non vedere certe persone malefiche. Sfuggiamo alla malignità, alla malvagità pura. Se siamo costretti a sopportare la presenza di queste persone ci armiamo di pazienza. Intanto queste persone sogghignano, ridono di noi con altri. Sappiamo che non ci possiamo fidare, che con loro abbiamo le mani legate. Eroicamente sopportiamo la luce divertita dei loro occhi. Ci sentiamo soli quando vediamo queste persone legare con altri, muoversi verso altre amicizie. Poi parlando approfonditamente con i loro cosidetti amici scopriamo con sorpresa e sgomento che anche con loro si comportano alla stessa maniera, si presentano sotto la stessa veste. Anche con gli amici giocano, si comportano in modo superbo, rispondono male. Lentamente ci riprendiamo, il dolore acuto si affievolisce. Nel laboratorio della nostra mente concepiamo che anche gli altri hanno capito con chi hanno a che fare sul serio. Quindi gli amici di queste persone ci capiscono, non ci considerano male. Se agli occhi di queste persone superbe siamo dei falliti, delle nullità in cuor nostro sappiamo che abbiamo vinto perché tutti hanno capito. In certe circostanze basta imparare la lezione.

 

Ester Eroli

 

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