Briga

Vicino Ventimiglia e Nizza, nelle alpi marittime,  in territorio francese, sorge la Brigue un comune francese della Provenza. A soli quattro chilometri dal centro del paese francese in una valle suggestiva e solitaria ricca di acque, troviamo ben sette sorgenti, e boschi troviamo il santuario di nostra signora del Fontan  dedicato alla Madonna, che è stato giustamente definito , per i suoi preziosi dipinti, la cappella sistina delle Alpi.

Secondo una storia locale il santuario, monumento storico,  fu edificato in seguito a un voto del popolo per riavere l’acqua dopo un periodo di siccità e prosciugamento delle sorgenti dovuto a un terremoto . Infatti dopo la edificazione della chiesa l’acqua tornò magicamente a scorrere.

Il santuario fu costruito su una precedente cappella intorno al trecento. La prima menzione del santuario che conferma la sua esistenza risale al 1375. Il suo nome deriva dalle sorgenti di questa zona. Alle acque furono attribuite varie proprietà anche curative.

L’edificio, con capriate di legno dipinto, con presbiterio quadrato,  realizzato con le elemosine dei cristiani,  appare all’esterno dimesso il stile sobrio medievale come una cappella campestre nonostante qualche  rifacimento successivo. Nel medioevo il santuario era meta di assidui pellegrinaggi. Le finestre presenti in tutto sette  infatti servivano per far vedere ai fedeli l’interno quando non potevano entrare per la troppa folla specie durante cerimonie e ricorrenze. Una galleria porticata serviva per accogliere al meglio i fedeli.

Il santuario che fa parte ormai della diocesi di Nizza, mentre prima era di cuneo, a una navata  con unica sacrestia, nell’abside mostra scene tratte dalla vita della Madonna ritratta anche insieme a santi come san Tommaso. Il soffitto dipinto appare come una galleria di quadri pieno di simboli con riferimenti al barocco e al medioevo. Le pitture medievali e ridipinte sono ben conservate. Alcune risalgono al tardo cinquecento e sono opera di Canavasio. Nell’arco trionfale troviamo scene colorate tardogotiche e nordiche con scopo didattico per educare i fedeli che non sapevano leggere, oltre quello di glorificare la divinità.  Il rifacimento barocco avvenne nel 1750 per ringraziare la Madonna dello scampato pericolo di guerra tra Spagna e savoia.

Gli affreschi vennero realizzati soprattutto da autori piemontesi e finiti il 12 ottobre del 1492 anno  e giorno della scoperta dell’America e raffiguranti la passione di Cristo e il giudizio universale, oltre che la dannazione dell’anima di Giuda.

Per visitare il santuario è meglio la prenotazione e poi esiste un orario estivo  e uno invernale.

 

Ester Eroli

 

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