CARATTERI

Ci sono come sappiamo varie razze di gatti e ogni razza ha le sue caratteristiche peculiari. Ogni razza è unita da alcuni aspetti che altre razze non hanno. In Oriente si da risalto anche ai segni zodiacali degli animali e in particolare dei gatti. E’ innegabile che un gatto nato sono il segno dell’ariete sia vispo e vivace all’opposto di un nato sotto il segno del capricorno più riflessivo e chiuso. A  prima vista un gatto di un segno di fuoco si presenta più allegro, all’apparenza più intraprendente. Le differenze caratteriali dei vari gatti sono visibili. Ci sono quelli più caldi ed espansivi, quelli più docili  e remissivi, quelli più morbidi e riflessivi, quelli teneri e arrendevoli, quelli dispettosi, capaci di marachelle di ogni tipo, che saltano da una parte all’altra. Ci sono poi gatti gelosi, rivali, intriganti, rabbiosi che graffiano per un nulla.  Molti abbandonano certi gatti per via del carattere ribelle. Molti non ascoltano il padrone e fanno di testa propria. Alcuni sono esperti in dispetti e da questo punto di vista sono imbattibili.

Molti non sanno che la massima aspirazione per un gatto è rubare il cibo al padrone e nutrirsi del suo pasto, e dormire nel suo letto. Chi frequenta assiduamente un gatto conosce le sue numerose debolezze e predilezioni.

Molti ignorano però che i gatti sono sensitivi. Davanti a una persona negativa scappano, si tirano indietro, si allontanano, hanno comportamenti assurdi, magari si mostrano collerici e inferociti. I comportamenti sono svariati, paradossali ma tutti denotano la antipatia del gatto la sua fuga. Spesso si ritira in modo ordinato e ricompare solo dopo che la persona negativa è andata via. Spesso non vuole essere accarezzato dalla persona negativa e protesta con energia. Gli atteggiamenti sono diversi, spesso di indifferenza, rifiuto, distacco. Il gatto spesso si allontana con passo felpato e andamento elegante.

Ci sono stati casi di gatti presi da alcune persone, adottati che hanno preferito vivere e andare nella abitazione di un vicino.  Non è raro il caso di gatti che non restano docili con il padrone  ma scelgono e indicano di voler stare con un vicino di casa. Comportamenti simili sono frequenti e sembrano poco saggi. La gente comune non li capisce, si lamenta di non essere stato apprezzato dal gatto adottato. Il gatto alla fine si affeziona agli altri e non al padrone di origine che viene ignorato, lasciato, respinto. Nei casi peggiori il gatto si trasferisce in pianta stabile da un vicino. Il gatto sicuramente ha percepito qualcosa, ha intuito qualcosa del suo padrone che non gli garba, magari un tono di voce alto, un atteggiamento trasgressivo, una baldanza che il padrone ha manifestato al suo cospetto, una voce troppo sorniona e  falsa. Il gatto decide autonomamente di abbandonare il vecchio padrone, di rompere spesso ogni rapporto. Alcuni gatti vanno dal padrone di origine ogni tanto tanto per salvare le apparenze, per non mostrarsi totalmente scostanti. Molti gatti più audaci osano invece separarsi. Inutili sono le lamentele del padrone che tenta di sedurre il gatto, di essere indulgente, di usare comportamenti affettuosi. Accade sempre che il gatto scompare. Il gatto la sa lunga da secoli alle prese con vari tipologie umane. Il gatto è sensitivo e sa cosa aspettarsi da un padrone, il suoi fiuto e intuito è inconfondibile, unico. Sono capaci di fare le feste solo al nuovo padrone scelto con cura.

Ci illudiamo di scegliere un gatto ma di solito è lui con la sua flemma che ci sceglie, ci punta, ci circuisce. Il gatto ascolta il suo istinto con determinazione una cosa che noi non sappiamo fare bene.

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