CATTIVI PENSIERI

I quartieri sono come dei paesi, dei microcosmi dove tutti si conoscono, si salutano, si incontrano. Si arriva a sapere tutto di tutti, si frequentano gli stessi negozi, gli stessi bar, la stessa chiesa, lo stesso mercato. Ci sono dei quartieri tranquilli, sereni dove la convivenza è pacifica. Ci sono altri dove i pettegolezzi sono di casa e serpeggiano rivalità, invidia, competizione. Le critiche in certi casi sono all’ordine del giorno. Si fanno i conti in tasca alla gente, si tengono di mira intere famiglie e comunità. Si spiano stili di vita. Alcuni aguzzano la vista per entrare prepotenti nella vita delle persone, vorrebbero guidarla, gestirla, metterla a nudo. Si criticano comportamenti, acquisti, appartamenti, arredi. In certi quartieri persino i farmacisti sono pettegoli e si lasciano andare a commenti. Molti di malavoglia accettano critiche, commenti, insinuazioni, non si ribellano per quieto vivere, ma evitano di confidarsi con alcuni pettegoli matricolati. Le donne pettegole ficcano il naso ovunque  e infilzano la preda con commenti malevoli , se scoprono nuove verità scottanti fanno risate esultanti di trionfo. Le pettegole si occupano di tutto, vogliono sapere tutto, e si spostano nei punti strategici dove è più facile sapere come nei bar, nei parchi, in parrocchia. Anche gli uomini non sono da meno, fingono noncuranza ma anche loro si saziano di pettegolezzi ghiotti e piccanti. Anche gli uomini nei bar, specie anziani, sono ottimi commentatori in grado di farsi udire anche dai passanti. I punti di incontro sono sfruttati da molti pettegoli. Le donne sono più insipide, gli uomini più intuivi e blandi. Certe notizie dividono l’opinione pubblica che si spacca. Molti si fanno certe amicizie per avere più notizie. Certi pettegolezzi fanno infuriare perché sfiorano la calunnia. Molti si agitano rabbiosi.

Le persone più bersagliate di solito sono le giovani donne. Se una  ragazza va troppo in giro, si veste in modo estroso viene subito considerata una poco di buono e si esortano i  genitori a intervenire, a  mettere riparo alla cosa. I genitori non dovrebbero più mandarla in giro. Se invece una ragazza si comporta seriamente, si diverte ma con moderazione, non esce nelle ore piccole, non va in concerti chiassosi, ma si mostra studiosa e attenta, magari accompagna la nonna alla posta viene definita idiota e criticata. Queste ragazze più serie ricevono insulti, insinuazioni, telefonate anonime con improperi, commenti salaci. Al loro passaggio sentono commenti poco lusinghieri. Vengono invitate alla ribellione, a un comportamento più audace. Le donne anziane del quartiere invitano la giovane a fare la ragazza come le altre. Poi se queste stesse ragazze serie vengono sorprese a baciarsi con il fidanzato allora vengono tacciate di essere leggere e poco credibili. Nessuno riesce a spezzare questo circolo vizioso. Se una ragazza è seria è solo una suora, se invece va in giro è solo una poco di buono.

La maggior parte dei giovani vanno per la loro strada senza ascoltare simili pettegolezzi, ma in alcuni casi i commenti fanno male, sono nocivi e compromettono l’equilibrio psichico delle persone specie se emotive e fragili. Molti giovani alla fine se  ne vanno da certi quartieri soffocanti dove si respira un’aria pesante.

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