CERATI

CERATI

Carla Cerati era nata a Bergamo nel 1926, ed è divenuta famosa come fotografa, reportage, fotografa di scena e scrittrice di successo. Le sue mostre fotografiche hanno riguardato importanti eventi sociali e politici. Ha pubblicato molti fotolibri. Il suo primo romanzo amore fraterno è uscito nel 1973. Nel 1975 esce un matrimonio perfetto finalista del premio Campiello. Sono seguiti altri romanzi con spunti autobiografici. Nel matrimonio perfetto la protagonista sposa Fabrizio un ragazzo conosciuto da giovanissima serio, malinconico, apatico, poco incline al sentimentalismo, poco partecipe della vita, passivo e inerte . Lei lo sceglie e si impone nella sua vita perché lo vede diverso dagli altri, affidabile e concreto. Lui studia e le passa i libri, l’aiuta nella sua formazione visto che per il padre di lei per le donne conta solo la realizzazione attraverso il matrimonio. Lei resta affascinata dalla sua cultura. Anche lui la considera diversa dalla altre ragazze frivole che conosce. Il padre di lei nota subito l’influsso del ragazzo che giudica la famiglia di lei in termini non lusinghieri. Loro non lo sanno ma le basi per la prima frattura insanabile sono state già fondate. Le famiglie sono diverse, pe ceto, educazione, modo di vivere. Grazie a lui lei riprende a studiare avendo anche l’ammirazione di suo padre sempre critico e scettico nei suoi confronti in quanto femmina. Attraverso lo studio lei si sente più matura delle altre, più cresciuta ma anche più dipendente dal suo ragazzo. All’inizio è solo una amicizia destinata a divenire qualcosa di più per una questione cerebrale non d’amore. Lui infatti continua a vedere gli amici, si mostra indifferente ai discorsi di lei. La vita dei fidanzati è monotona, sempre gli stessi itinerari, gli stessi giri. il ragazzo si dimostra avaro, avido, poco sensibile. Lei comincia invece ad abituarsi alle sue abitudini anche se sbagliate. La suocera si mostra subito ostile, con lo sguardo tagliente e i modi sgarbati. il ragazzo è succube della madre, la asseconda nei suoi desideri e capricci e in questo appare immaturo e infantile. Lei si sente però forte di questo legame. Con lei il ragazzo ha un’aria autoritaria priva di dolcezza, assume atteggiamenti da dominatore. Lei non analizza, non si mostra delusa. La suocera gode nell’esercitare la sua autorità con il benestare del figlio pronto sempre a intercedere per lei. Con il tempo si rivela sospettosa e cattiva. Il destino appare segnato e sfocia nel matrimonio, una cerimonia semplice per volontà della suocera sempre in agguato. Lei non soppesa i difetti di lui considerandoli stati transitori destinati a finire. Non coglie le avvisaglie, le crepe. Lui sovente la giudica con il metro di giudizio di sua madre. Scopre che Fabrizio è insensibile, non ama essere disturbato, ricevere confidenze.  Lei è intimidita dal mondo di lui diverso dal suo. Intanto i consigli della suocera, detti con sguardo imperioso, diventano ordini a cui si deve obbedire. Lei vive nel presente si crogiola senza pensare alle conseguenze di certe azioni, al futuro. Giovane e carina crede che il mondo sia ai suoi piedi, che quello sia l’amore vero. Lei si accorge di dipendere totalmente dagli umori del marito. Intanto la presenza della suocera è massiccia, anche quando non è presente fisicamente ed ha sempre partita vinta. Alla fine lei si convince di appartenergli. Il marito però la mette sotto accusa, non è dalla sua parte. Lei si scopre sottomessa. Lui non mostra segni di gelosia pur volendola pura. Con il tempo lei scopre di avere tempi diversi dal marito. e di non sentire più la tenerezza del suo affetto. Fabrizio era sempre malinconico, indifferente, ansioso, esasperato, irritato dalla sua insoddisfazione. Lui si laurea solo per assecondare i genitori. Lui si mostra sordo ai suoi problemi e lei finisce per non dirgli più nulla per non farlo irritare. La vita coniugale diventa un luogo di abitudini, di silenzi, di ripicche e rinfacci. Lui spesso decideva pure per lei senza consultarla come le vacanze che ama trascorrere solo con la sua famiglia. Lei rinuncia ai suoi sogni per questo amore incerto e strano. Lei aveva sognato una casa piena di allegria e si era ritrovata in un incubo. Fra loro non c’era solidarietà. lei aveva pensato di costruire una famiglia simile alla sua, un nido caldo pieno di comprensione ma la sua nuova famiglia non era uguale alla sua. Lui si estraniava, era freddo, non riconosceva i suoi meriti. La coppia si scrive lettere che non chiariscono i loro rapporti che anzi li ingarbugliano dentro equivoci cupi e folli. Lui sgretola i suoi impulsi felici, la sua generosità. Lui appare sgomento quando lei gli comunica di essere incinta del primo figlio. Lei non ha soldi a disposizione neppure per comprare il corredo. Lei non lavora per volontà del padre sempre contrario al lavoro delle donne. Alla fine lei agisce di nascosto del marito per non turbarlo come faceva con suo padre. Si condanna a una vita di sotterfugi. il marito la ignora, non si confida con lei, è distratto, non le fa complimenti, la considera una sua proprietà. E’ poco affettuoso, espansivo, mostra segni di fastidio, non vuole essere importunato. E’ volgare, brutale, insofferente, la considera poco. Lui si immerge nella lettura è come se lei non fosse presente. Le fa osservazioni moralizzanti non si accorge del mutamento del suo look. Lui appare insicuro, incapace di decisioni, fragile ma ha con lei un tono di superiorità e rivendica le sue origini superiori a quelle di lei. Lui la accusa di fare sprechi, di essere superficiale. La vita diventa monotona, ripetitiva e lei si mette a cucire ripensando con nostalgia agli anni passati. Lui si innervosisce alla presenza della suocera con lei è caustico, perfido. Diventa ogni giorno più trascurato, più lontano, sempre in ritardo, sempre fuori per lavoro. Le sue assenze diventano numerose, continue Critica ogni cosa come sua madre  e ride di lei dei suoi difetti. Lei è paziente ma si accorge che quel matrimonio manca di rispetto e passione. Lui si sottrae ai suoi abbracci, la evita, non la protegge e lei sprofonda nella solitudine. Lei viene scrutata, soppesata, trattata con formalità. Lui le parla in modo convenzionale. Tra loro non ci sono sguardi di intesa. Il confronto con i mariti delle altre è necessario. Lui dipende dal giudizio degli altri è meschino e debole. lei vorrebbe risuscitare il passato, recuperare un minimo di dialogo un tempo esistente. Lui è sempre a disagio, la respinge, la umilia, la estromette dai suoi programmi. Ormai lui fa la sua vita, la sua carriera come se lei fosse un fantasma., non le racconta nulla della sua vita lavorativa, non le da importanza, non considera i suoi giudizi, non le mostra affetto. Lei pensa di intrappolarlo con un secondo figlio una fallisce lo scopo, crede che una donna si realizzi solo con la maternità ma è un abbaglio. Lei si divide tra lavoro di cucito per altri e i figli, poi lascia pure il lavoro spinta dal marito con conseguenti ripercussioni economiche. Per ragioni di bilancio non si possono fare spese, viaggi. Durante la gravidanza lui mostra segni di disgusto per il suo corpo ingombrante e le affibbia dei soprannomi disgustosi che incidono sul suo umore., la rimprovera di camminare male. Non le offre gesti di tenerezza. lei si sente brutta e infelice. Alle sue continue assenze lei risponde con sorprese che lui gradisce poco. Si comporta come se lei fosse un manichino, un ornamento poco apprezzabile della sua vita. Lei gli preparava la colazione che lui consuma in silenzio come se lei non ci fosse. La accusa di essere stanca, trasandata, pallida. L’unico conforto sono le vicine di casa con cui ogni tanto chiacchiera fra una incombenza e l’altra. Il marito è sempre più annoiato, non le fa complimenti, non vuole avere amplessi con lei. Lui si vergogna persino della sua precoce paternità, avrebbe voluto essere libero. Durante le vacanze al mare sola con i bambini scopre che i ragazzi la corteggiano anche solo per conquistare una donna sposata, e si risveglia la sua vena erotica.  Dato che i figli sono grandicelli lei può organizzare gite in barca e passeggiate con nuovi amici. Si infatua, crede di essere innamorata, viene corteggiata da giovani a caccia di avventure e ragazzini che si credono innamorati di una donna adulta . Entra nel gioco della seduzione dove ogni volta è vittima e carnefice a seconda dei  casi. I corteggiatori le scrivono lettere appassionate, la baciano, le regalano fiori ma lei non se la sente di tradire il marito. Quando avviene il tradimento esso avviene in modo squallido con un giovane indifferente e insignificante. Il marito cerca di recuperare, di mostrarsi geloso ma insidioso e volgare. il suo atteggiamento la stimola sulla strada della lontananza da lui. Lei si accorge che il rapporto è privo di sentimenti, ormai logoro. Lei è stanca di sacrificarsi e comincia a cercare altre relazioni più appaganti ricche di tenerezza e complicità. Lui si rifugia tra le braccia della madre a cercare conforto guardandola come una nemica. La sua femminilità ignorata. Lei è lusingata quando gli altri uomini la guardano, si sente importante. Lei si immerge in altre storie e finisce anche per esaurirsi. Lui la accusa di trascurare la casa, di essere lenta  e diventa sempre più esigente. da ordini alla moglie come a un inserviente. Ignora i suoi stati d’animo, li calpesta. Lui non la invita mai a cena fuori, a un concerto. Una vita di solo pane e lavoro. Lei esce da sola, si consola con lo shopping. Per lui stare con lei è solo un dovere. Lui la accusa di essere stata un ostacolo alla realizzazione dei suoi sogni giovanili. Lei però deve rimanere al suo posto come se fosse ormai vizza e vecchia. Lei si  monta la testa nel vedere diciottenni innamorati di lei ma sono solo infatuazioni destinate a morire presto. Si sorprende a vedere le attenzioni di altri uomini che sono solo interessati al sesso. Si incontra con altri inventando bugie al marito, lui la costringe a mentire, ad avere atteggiamenti immaturi. Le vacanze al paese di lui sono monotone, la suocera si intromette in ogni cosa la costringe a non usare la radio. Lui invita amici e non la rende partecipe della conversazione. Lui non si sforza di metterla a proprio agio. Lei si sente di fare da tappezzeria in più di una occasione. Lei si abitua a mangiare sola, a vincere la noia. Lui durante le assenze non le telefona mai. lui si mostra materialista,  severo, intransigente anche con i figli. dei figli si occupa solo lei. Lei si senta stretta dalla morsa della solitudine come prigioniera. Lui è sempre più infastidito, ostile. Esacerbata vorrebbe un altro modo di vivere. lei non può contare sull’appoggio del marito e si sente delusa, si sente di non aver realizzato nulla. Lei esce la sera da sola con la tentazione di farsi corteggiare mentre lui è  indifferente. la colpisce la sua cattiveria. Lei  debole con alcuni uomini si umilia, e la notte durante le passeggiate è scambiata per una prostituta cosa che la irrita. lei si adatta con la prepotenza nel cuore, vorrebbe essere amata in quanto da sempre innamorata dell’amore. Disabituata alla intimità cerca nuovi approcci e stimoli uscendo anche sconfitta. il suo bisogno d’amore non arriva mai ad essere soddisfatto. Il marito vuole solo una moglie forte disposta  ad aspettarlo sempre. Lui non intuisce le sue fragilità, le sue debolezze. I suoi approcci amorosi sono grossolani e dipendono dal fatto che ha solo intuito di stare per perderla. Le madri dei ragazzi con cui ogni tanto esce la trattano male, la considerano male. Molti la scaricano dopo i propri comodi. Nelle disavventure lei si sente sporcata. Il marito si mostra contrario sempre ed è ostile ai suoi parenti. Lui la vuole isolare per dominare incontrastato. Si irrita della sua preparazione culturale, la vuole inferiore. Lui va a dormire per conto suo senza chiedere la sua opinione. Con lei fa scatti di difesa e fastidio e usa frasi sprezzanti. Fa degli apprezzamenti poco lusinghieri davanti ai figli, la giudica stupida e disordinata. Lui deplora ogni mossa, l’accusa di essere una pessima guidatrice. I pasti sono silenziosi. Davanti alla difficoltà lui si defila o è aggressivo. I figli sono un ingombro per la sua evoluzione. Nel rapporto distrutto lei anela ad essere sola, invidia le amiche che sono complici del compagno. A lei è rimasta solo la libertà di pensare. Conosce intanto corteggiatori presuntuosi, che la considerano solo una piccola borghese, superbi e gaudenti. Lei cerca nuovi amici e i familiari stessi la considerano una pazza. Il marito compiaciuto le impone dei limiti che non deve superare. Lui sfoga su di lei la fatica del vivere e la vuole come un automa acquiescente. la notte lei  ripassa i particolari degli incontri con altri uomini occasionali, semplice amicizie perché lei non è in grado di andare fino in fondo, teme il giudizio della gente. non è più in grado nemmeno di sostenere una conversazione pacata con il marito. lui evita di restare solo con lei e lei scopre molti suoi lati negativi che ignorava. Lui non vuole sentire le sue richieste non vuole essere disturbato. Molti uomini cercano di conquistarla con l’ostentazione della ricchezza e coinvolgendo anche i figli di lei. Molti mostrano disprezzo per tutte le donne e la corteggiano per sentirsi virili. Lei allora cerca di castigarli, di punirli ma loro si fanno vedere con altre donne suscitando la sua gelosia e il suo disappunto. Poi alla fine cerca di liberarsi di tutti gli spasimanti, scontenta dei loro atteggiamenti del modo come la trattano. si sente un oggetto nelle loro mani.  Nessuno rispetta la sua volontà, i suoi principi. Alcuni la criticano, la considerano infantile. Nessuno si offre di aiutarla. Lei fuma di nascosto del marito, gli dice bugie, si comporta da ipocrita e prova sensi di colpa- Molte gente la accusa di leggerezza, di immoralità. lei soffre per mancanza di libertà. lei vuole vivere a modo suo senza ricatti e imposizioni. Avrebbe voluto una reciproca libertà., non un egoistico possesso. I suoi stati d’animo non coincidono con quelli del marito troppo abitudinario legato a vecchi schemi sociali di dignitosa immobilità. Scopre che il marito è in gara con lei e geloso dei suoi successi e progressi. lei non conta su i suoi corteggiatori per non restare delusa di nuovo, diffida delle amicizie maschili anche se molte le attende con ansia per superare la rutine di giorni tutti uguali. Lei si sente giovane con il diritto di vivere senza dover obbedire a una autorità. Gli uomini con le però hanno solo gesti di possesso ma non rinuncia alla loro presenza perché le fanno compagnia, le procurano ricordi piacevoli da ricordare nonostante i commenti sgradevoli. Lei si sente bella e desiderata. La rendeva felice la infelicità del marito. Si sente come una bambina fuori dalla realtà. L’unico sollievo è dire la verità al marito che non lo ama più. Molti corteggiatori spariscono senza lasciare traccia. Per bisogno di concretezza scrive agli ammiratori lettere dolci. Si accorge di aver voluto con ostinazione un matrimonio che ora le pesa addosso. Solo i figli compensavano in parte la disfatta. detesta quella calma forzata, convenzionale. Vorrebbe salvare il matrimonio per convenzioni sociali ma non riesce a superare il disgusto. Si accorge che suo marito non sa amarla, che tutti gli uomini sono insofferenti ai legami e amano solo le avventure. E’ lei che ha scambiato per amore delle semplici passioni. la notte ha gli incubi, si sente esclusa, sconfitta. Non sa confessare i suoi mali neppure alla sorella. il marito continua a prendere senza domandare, diventa possessivo. Lei si è illusa al pensiero che cambierà. Ci sono sempre gli uomini a decidere per le donne è quello che scopre. I ragazzi con lei si comportano in modo paterno e alcuni non vogliono distruggere una famiglia già invece disgregata. tra lei e il marito vi è un dissidio di razza e cultura. Lei è felice solo quando lui va via per lavoro. dopo aver analizzato tutti gli avvenimenti decide di lasciare il marito e di non vedere più nessuno. non si aspetta più niente ma assapora le piccole libertà in solitudine. le parole all’inizio gentili del marito erano state smentite dai fatti. Non poteva più accontentarsi solo della semplice amicizia maschile. Lei vuole gettarsi sulle cose e restare prigioniera di esse. il marito si mostra scontroso alla separazione ma cerca di evitare le liti. Alla fine libera si sente leggera e sciolta, senza più il senso di vuoto e inutilità. Ora non doveva più fingersi diversa come davanti a un uomo. Non doveva più recitare la parte della moglie devota e innamorata. Solo alla fine il marito la rivalutava, assumeva un aspetto indifeso. la sua ricerca della felicità era approdata nelle nozze che non l’avevano soddisfatta. si era sposata per  non essere sola ma si era sempre sentita sola e incompresa. ora era pronta per dimenticare, per affrontare in modo diverso i rapporti umani. Gli amori vissuti e non nella sua vita erano tutti sbagliati, malati, intricati, fonte di sofferenza, di speranze perdute, di lacrime e disperazione. Ora era matura, bisognosa di un amore meno assillante, meno pesante, che non la derubasse della sua anima. un senso di sollievo la pervade per non dover rinunciare ai propri principi. Il marito le fa solo pena, per lui prova pietà. Lei sa che la maternità non è tutto, e che una donna non deve sempre pagare salato per le sue scelte. Lei in fondo detesta essere controllata, vigilata. Il marito mancava di comprensione, di affetto e dolcezza. Era solo un perbenista nevrotico volto a proteggere la propria dignità ferita. Lei scopre che la sofferenza l’ha resa più bella. Si rende conto che gli uomini usano le stesse parole e gli stessi gesti con tutte le donne. nessun uomo avrebbe mai capito i suoi problemi. ora sente i coraggio di imporre le sue esigenze, di rimodellarsi, di accettarsi. il suo cammino di riscatto è lento e solitario, amaro e intricato. Gli uomini sono sordi a ogni richiamo. cerca di distaccarsi per avere altri interessi. Lei aumenta la sua forza interiore, libera ormai da sotterfugi e menzogne. Gli uomini non potevano essere amici fiduciosi. lei vuole solo rendersi utile alla società. i posti dove erano nati i suoi amori ora le appaiono squallidi non più romantici. Molti corteggiatori finiscono per provarci senza ritegno con le sue amiche. la libertà con cui lei trattava con gli uomini veniva spesso fraintesa. Ora era più inquieta, pronta a ribellarsi per non sentirsi prigioniera. Con coraggio si impone di ignorare i giudizi altrui e rivendicare i propri diritti. Non è più disposta a lasciarsi vincere dalla tenerezza. E’ stanca di essere remissiva. lei sa che in futuro sarà sempre lei a decidere, sarà sempre se stessa in ogni circostanza vincendo le debolezze senza problemi morali senza calcoli  e previsioni con il piacere di dare e ricevere. la verità sarebbe uscita dalla solitudine. Non vuole più pensare al futuro ma solo a se stessa.  Lei non vuole consigli, suggerimenti vuole agire da sola. Non vuole più essere spettatrice. Vuole bastare a se stessa. Non vuole più cercare disperatamente qualcuno per essere felice e per sentirsi sicura. Vuole diventare adulta per sempre con la voglia di essere se stessa.

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