COLZA

La colza è una pianta angiosperma con fiori gialli dal colore acceso o fiori bianchi, che generalmente fiorisce in tarda primavera. E’ una pianta spontanea, ma può essere coltivata come facevano secoli fa già gli antichi indiani e pakistani. Le foglie sono corpose, i fiori, a forma di croce, sono con quattro petali e quattro sepali. I frutti sono carnosi. Le radici sono profonde. Preferisce i terreni freschi collinari e non ama molto il clima caldo. Non ama il ristagno idrico. Non ama una massiccia irrigazione, ma preferisce solo l’acqua piovana. Di solito può impoverire il terreno per questo va coltivata miscelata con altre piante. Le foglie restano pure in inverno. Si semina in autunno specie in Europa e Asia. I primi ad usarla sono stati indiani, cinesi e giapponesi che la coltivavano con la rapa e il cavolo. Poi si diffuse in Canada, Germania , Svezia come foraggio per gli animali come bovini, suini ecc. E’ presente pure in Italia anche se si è inselvatichita. I semi sono ricchi di olio vegetale che viene prodotto ma contengono anche un acido tossico che deve essere tolto. I primi a toglierlo sono stati i canadesi. In Europa la colza, essendo ricca di grasso, proteine, lipidi è usata come foraggio. E’ stata geneticamente modificata per togliere  l’acido anche negli Stati uniti. Viene prodotta attualmente in Francia, Ucraina, Australia,  Polonia, Russia, Germania ecc. nei paesi asiatici è usata come verdura nella alimentazione e come olio che ha un forte odore e può essere usato al posto dell’olio di palma e di soia. La Svezia usa la colza anche in cucina per la frittura, qui essa è frutto di incroci e selezioni specifiche tanto da divenire resistente agli erbicidi. In Europa la produzione è cresciuta perché è usata in cosmetica per le creme della pelle e come olio carburante per il diesel. E’ una alternativa all’uso della benzina,.  Nel nord Europa si usa per alimentare la luce per le strade e per questo la sua coltura è estensiva. In Nuova Zelanda è stato ridotto il contenuto di acido. L’olio è ottenuto sbriciolando i semi e sottoponendoli alla pressatura e raffinazione. Il residuo della lavorazione dell’olio è usato negli allevamenti di polli e altro.

Ci sono sottoprodotti anche di buona qualità con basso contenuto di acido. I prezzi di produzione sono contenuti, Si ricava pure il   miele usato in pasticceria  dal sapore pungente specie nel nord Europa di facile cristallizazione,

Ci sono degli effetti collaterali per l’uso alimentare, può creare problemi cardiaci e asma, problemi agli occhi anche seri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.