Come il Covid ha spazzato via il passato

Viviamo momenti difficili a causa della diffusione del virus del covid 19. Abbiamo dovuto modificare, in certi casi radicalmente, il nostro stile di vita, fare delle rinunce, vivere quasi  segregati come orsi nelle tane. Molti comportamenti abituali sono spariti. il virus turba il sonno, stravolge i ritmi di vita, ci costringe a vivere nelle nostre stanze come in carcere. Nello stato di emergenza molti lavorano da casa, altri hanno perso il lavoro. Soffriamo soprattutto per la mancanza di libertà. Il nostro vivere sano, all’apparenza perfetto non è più attuale. Abbiamo dovuto abbassare il nostro livello di vita, fare delle economie.

Tuttavia ci sono stati anche dei vantaggi che non notiamo. Il dolore ci ha accomunato, ci ha reso meno potenti e più umani, ci ha tolto la superbia, l’arrogante meschina, la tracotanza. Il lusso e il denaro sono cose che suscitano meno interesse. Non si perde più la testa per falsi idoli, abbiamo la testa altrove verso cose più concrete come la salute, il rispetto per gli anziani, i bambini e la scuola. Non siamo più attenti al look, usciamo di casa solo per fare la spesa e basta avere un giubbino non servono accessori. Abbiamo scoperto il volontariato, la solidarietà. Al chiasso e al rumore preferiamo la lettura in casa di un buon libro. Invece di andare per i locali mangiamo a casa con i nostri cari e ci godiamo il tepore familiare della nostra casa.

Nelle strade, nei parchi non si vedono più gruppi di pettegole oziose che si girano al passaggio dei conoscenti per fare commenti poco lusinghieri, non ci sono più ubriachi nei parchi specie di notte, non ci sono più nei bar anziani che molestano turiste e giovani donne di passaggio, non ci sono più ragazzi assiepati nei locali che si vantano dei loro viaggi e delle loro conquiste sentimentali con aria  spavalda, nei tram semivuoti non ci sono più barboni sporchi, non si vedono più tante ragazze in giro dondolarsi con aria di superiorità come accadeva in passato, non si vedono più donne anziane ostentare vanitose, nelle chiese non siamo costretti a subire gli sguardi di donne fanatiche che mostrano gioielli e pellicce. Nelle notti non si sentono più schiamazzi di giovani e strilli e musica ad alto volume. Tutto si è ridimensionato, è divenuto più ordinato. Molte abitudini negative sono state spazzate via con la furia di una scopa e ci ricordano le parole di don Abbondio quando diceva : questa peste è stata una scopa. Non dobbiamo vedere solo i lati negativi.

Del resto  se facciamo mente locale comprenderemo che la vita non poteva continuare nel modo come era stata impostata. Tutti di fretta, incuranti del prossimo, invidiosi del successo altrui, allucinati per la corsa al denaro e al successo,  avidi di lussi e piaceri. La libertà non è solo divertirsi senza limiti ma è anche consapevolezza di sé, rispetto degli altri, comprensione, unione.

 

Ester Eroli

 

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