Spesso nella vita sociale di una donna ci sono amicizie maschili importanti. L’amicizia è fondamentale, essenziale come il sale, come l’ossigeno. In certi casi l’amicizia degenera e sfocia in un inevitabile rapporto amoroso. La relazione sentimentale che scaturisce da una precedente amicizia risulta appagante, benefica, vitale, salutare. Ci sono molti punti in comune, una comunanza di idee, di progetti, una visione della vita simile. La relazione procede su binari normali, tranquilla. La routine asfissiante con il tempo logora. La persona viene conosciuta profondamente, non ci sono più misteri, più stuzzicanti intrighi. Sulla vita di coppia c’è calma piatta come un mare d’agosto. La storia si trascina fra ripicche, convivenze, liti furibonde, strappi e riappacificazioni, fra alterchi violenti e parole fuori posto. Le storie nate da un’amicizia odorano di stantio, di chiuso come uno ripostiglio ricolmo di cianfrusaglie antiche, vecchie da buttare. Allora a un certo punto la storia va a rotoli, finisce in modo naturale come un fiume raggiunge il mare. Non serve provare a salvare ciò che è destinato per sua natura a concludersi. Solo dopo qualche tempo si riesce a recuperare l’amicizia con la persona in questione. Dopo anni ritorna l’amicizia sincera, disinteressata, autentica, splendida. Il ciclo si chiude, dall’amicizia si approda di nuovo all’amicizia. Forse in alcuni casi era meglio rimanere solo amici. L’amicizia può dare succosi frutti, può essere uno scambio utile. In fondo l’amore o ci esplode dentro le vene all’improvviso o è solo un pallido sole bisognoso anche lui di calore umano.
Ester Eroli