Viviamo in una strana epoca che ha stravolto molti parametri. In passato si dava molta importanza al lavoro, ora il lavoro è divenuto odioso a tutto vantaggio del divertimento e del godimento della vita. Il lavoro conta solo se si può abbinare con il divertimento e solo se fornisce i guadagni giusti per potersi permettere degli svaghi. Nessuno vuole un lavoro massacrante, impegnativo, che richiede troppo impegno e concentrazione. Spesso il lavoro si fa male, tanto per fare e nascono disattenzioni. Ci sono poi quelli che approfittano del lavoro per trarne dei vantaggi concreti. Ad esempio fanno telefonate al lavoro, stampano, rubano. Ci sono stati dei garagisti che hanno rubato e sottratto oggetti nelle auto dei clienti. Ci sono donne che si recano al lavoro sono per mostrare abiti firmati e per scrutare le colleghe senza ritegno, per ricevere complimenti e fare commenti o discriminazioni. In questa epoca moderna tutto sempre diverso, rivoluzionato tuttavia ancora funzionano le vecchie raccomandazioni del passato e i cognomi importanti fanno breccia nel muro più duro. I giovani stanchi del passato sempre in rotta con il presente amano gli eccessi di velocità, di alcol e droga.
In questo caos non ci sono comportamenti esemplari, contenuti ma solo situazioni complicate. Le persone oneste sono massacrate pur non meritando tanto scempio. Sono ignorate, certe volte derise. Come nella tessera di un mosaico i comportamenti si allineano alla mentalità corrente.
La cosa peggiore è che le persone preferiscono difendere i trasgressivi, forse perché nel profondo ne hanno paura e cercano di tenerseli buoni. Gli onesti non sono prediletti e apprezzati e cosi vengono scippati di valori, cose, sentimenti. Persino gli stranieri che lavorano in un garage li derubano e ridono alle loro spalle e i capi non dicono nulla . Siamo in una epoca che apprezza l’audacia dei furbi.
Ester Eroli