Gustave Rol

Nel libro di Bevilacqua un cuore magico si fa riferimento a un grande sensitivo della storia Gustave Adolphe Rol.

Rol era torinese, nato e morto nel 1994 a Torino dopo aver vissuto  a Genova e in altre città. Proveniente da una famiglia benestante si era laureato in legge a Torino, e in economia a Londra. Intrapresa come da tradizione di famiglia la carriera bancaria si era poi dedicato alla pittura e all’arte.

La sua conversione alla religione e al paranormale era avvenuta a Lourdes dove aveva assistito personalmente a una prodigiosa guarigione, e nella città di Marsiglia dove aveva conosciuto un sensitivo polacco. Dopo questi episodi aveva iniziato degli studi spirituali.

In presenza di ospiti nella sua casa mostrava episodi e fenomeni paranormali. Era in grado di leggere le carte, di leggere libri chiusi. Era in grado di fare delle previsioni, di indovinare il futuro. Era capace di lievitazione, materializzazione di oggetti, lettura del pensiero, di folgorazioni, di guarigioni, di attraversamenti di oggetti e muri, di telepatia, bilocazione, di premonizioni, di chiaroveggenza, di traslazione, di viaggi nel tempo perché per lui nell’universo il concetto di spazio e tempo è relativo e nell’aldilà si annulla. Era in grado di parlare con i defunti che si materializzavano in sua presenza.

Secondo Rol ogni cosa ha uno spirito che partecipa dell’anima universale. Ogni uomo per lui ha oltre l’anima, che ritorna a dio dopo la morte, uno spirito intelligente che è in grado di manifestarsi e che ha capacità creativa.

Rol fu amico di personaggi del mondo dello spettacolo, come Fellini, dell’arte, della politica.

 

Ester Eroli

 

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