I risvolti delle scorrettezze in famiglia

Nell’ambiente parentale spesso avvengono delle scorrettezze più o meno gravi per le quali una persona resta male. La famiglia che dovrebbe essere un rifugio importante, un luogo dove si trova comprensione e solidarietà diventa un luogo malvagio dove avvengono pettegolezzi. Troppo tardi ci si rende conto di essere i destinatari di insinuazioni, di essere considerati indegni di appartenere al casato. Siamo criticati perché portiamo un cappotto antiquato, perché abbiamo una briciola sul volto, perché ci rechiamo a messa la domenica. Ci sono parenti che scappano, che si vergognano di incontrarci, che si vergognano del nostro stile di vita sia pure normale. Ci guardano con aria schifata solo perché siamo liberi, perché viaggiamo da soli. Molti non ci salutano, fanno finta di non vederci, tornano indietro se ci vedono da lontano come se avessimo la rogna. Alcuni non ci vogliono al loro compleanno, la loro matrimonio. Ci accusano di avere un auto vecchia, una casa in stile troppo moderno, di frequentare persone inadatte  e locali inadeguati, di abitare in zone periferiche, di mangiare troppo cibo da asporto, di bere solo spumante rosso dolce. Ogni nostra scelta è criticata, derisa, passata al setaccio.

La scorrettezza più evidente e malsana è quella di alcuni parenti che vengono da noi a pranzo o a cena per le feste però i regali che hanno comprato li portano ad altri parenti che abitano in zona e li donano in nostra presenza senza avere il buon senso di farlo di nascosto. Restiamo di stucco mentre la magia del natale si attenua a nostri occhi. Agli altri regali d’oro, preziosi, quadri per noi nulla o briciole, magari solo regali scadenti come a dire : non ti consideriamo.

Alla fine ci accontentiamo e ripieghiamo verso parenti più buoni, più gioiosi.

 

Ester Eroli

 

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