IMPOSIZIONI MANI

L’imposizione delle mani è un rito sacramentale non solo della liturgia cattolica e biblica ma anche delle cerimonie sacre di altre confessioni religiose. La praticavano anche gli ortodossi. I primi ad usare questo metodo rituale furono gli egiziani e i Greci. I giapponesi imponevano le mani per ottenere guarigioni. Si dice che i re merovingi usassero le imposizioni delle mani sulla gente per guarire da malattie. I loro poteri li consideravano in grado di essere trasmessi per via ereditaria. In Inghilterra imporre le mani aveva un ruolo curativo. Molti guaritori popolari imponevano le mani capaci di trasmettere un caldo flusso di energia vitale e cosmica. I monaci cinesi e giapponesi imponevano le mani prevalentemente per scopi terapeutici. L’usanza della Bibbia di imporre una o due mani sulla testa del fedele ha vari significati simbolici a seconda del contesto e delle occasioni. L’imposizione delle mani può indicare: invocazione di grazia, di benedizione, atto di consacrazione, atto di iniziazione, investitura di una missione, richiesta di preghiera e intercessione, invocazione dei doni dello spirito santo, richiesta di protezione, di consolazione, richiesta di guarigione fisica e mentale, di rafforzamento della fede, di manifestazione del divino, di identificazione, di trasmissione di doni, di missione e iniziazione, di preghiera, di purificazione ecc. per la chiesa primitiva il gesto cristiano era importante nei casi di iniziazione e consacrazione, per la benedizione degli abati, per gli esorcismi, per la richiesta di perdono e penitenza, per le invocazioni dello spirito santo, per le lodi, per la richiesta di preghiere. La pratica era preceduta dal digiuno e dalla preghiera. Anticamente i padri potevano imporre le mani sui figli in segno di salvaguardia, anche nella tradizione ebraica.

Si parla della imposizione delle mani nella Gnesi, nel Lievito, nei Numeri e nel nuovo testamento. Gli apostoli stessi usano questo rituale in varie forme anche come liturgia sacrificale o per la creazione di diaconi e sacerdoti. I gesuiti imponevano le mani sui missionari.

Negli anni settanta in America e Canada questa usanza si è diffusa considerata una forma di medicina alternativa.

Ai nostri giorni viene fatta da gruppi carismatici sia su un singolo che su un gruppo di persone. A fare la imposizione deve essere una persona competente, un responsabile, invece viene sempre più fatta da laici in ambito privato. Di solito per malattie e problemi di fede, o malattie mentali e della psiche. Sta diventando quasi una pratica magica e chi fa queste cose si ritiene un santo. Ci vorrebbe una regolamentazione, un ordine e una disposizione interiore  a partecipare.

Nei videogiochi chi impone le mani  è un guaritore, un personaggio ambiguo e particolare. In questi giochi tutto appare come un incantesimo. Bisogna capire però che gli agenti spirituali sono di altra pasta e certi riti non possono essere presi sottogamba, come fosse un gioco divertente.

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